giovedì 21 agosto 2014

Aspettando il Palio 9 ) San Paolo ... tre domande a Beppe Briola



Per il Rione San Paolo, il rettore Silvano Ghia ha scelto Beppe Briola, rettore vincente del Palio 1993



Beppe racconta come sono stati i tuoi inizi nel mondo del Palio e nel tuo comitato?

Sono entrato nel mondo del Palio grazie a mia moglie. Il mio ingresso a San Paolo ha coinciso quasi subito con una vittoria, una bellissima emozione.

Cosa rappresenta per te la tua appartenenza al Rione San Paolo?

E' un posto dove sento di appartenere, dove mi ritrovo abitualmente e dove posso parlare e fare Palio. Ed è una delle cose che mi piace fare di più nella vita.

Vincere il Palio: cosa significa questa emozione?

Forse reagisco diversamente dalla maggioranza delle persone, ma io mi sento le cose prima, poi, quando accadono, mi sento più tranquillo e scaricato. Mi ricordo che è avvenuto così anche nel 1993, quando ho vinto il Palio da rettore. Nel momento in cui ho realizzato la vittoria, mi sono sentito calmo e in pace con me stesso.

LA CORSA

Sicuramente, per quello che è stato fatto vedere quest'anno, il rione San Paolo è tra i favoriti per il Palio: il fantino, Valter Pusceddu, ha solo da guadagnarci in una affermazione al nostro Palio, il lotto dei cavalli mostrato negli ultimi mesi è molto elevato e agli ororossi la vittoria non arride dal 1993. L'unico ostacolo è la "tensione dei favoriti", che dovrà essere gestita fino al giorno del Palio.

Con le carte in regola     


IL CORTEO



La processione della domenica in occasione delle festività patronali nella Asti Medioevale

Nella Asti medioevale due ricorrenze, una volta all’anno, coinvolgevano ed entusiasmavano la popolazione, sia in città sia nel contado, rompendo la monotonia della vita di tutti i giorni: la festa patronale e la corsa del palio. La festa patronale affiancava alla componente religiosa anche significati politici, con aspetti di chiara valenza simbolica: tra questi il cero, un omaggio che già nel XII secolo il Comune imponeva a comunità e signori sottoposti al suo controllo, tenuti a partecipare alla cerimonia in onore del Patrono di Asti .
Anticamente la festa patronale veniva celebrata nel giorno anniversario del martirio di San Secondo, il 30 marzo; poiché, però, questa data sovente cadeva durante la Settimana Santa o in Quaresima, la festività venne spostata al giovedì che seguiva la prima domenica in Albis, cioè successiva alla Pasqua.
Le funzioni della domenica antecedente la festa patronale erano riservate al Capitolo della Collegiata di San Secondo. Al mattino si cantava Messa solenne con assistenza pontificale e con intervento ufficiale delle autorità. Alla sera veniva portato in processione il busto d’argento del Patrono, seguito dalle più eminenti personalità e dai giovani paggi prescelti per la corsa al Palio, che avrebbe coronato le celebrazioni patronali
Il Rione San Paolo rappresenta questa processione in onore del Patrono: accompagnano l’effige del Santo i componenti del clero cittadino, le autorità del Comune, nobili e nobildonne delle famiglie astigiane, i rappresentati di comunità e signori sottoposti al controllo di Asti che recano i ceri votivi, mercanti, banchieri, uomini di legge e una simbolica rappresentanza dei giovani paggi che correranno il Palio.