Per il Rione Cattedrale, il rettore Flavio Arnone ha scelto Sebastiano Marmo, vicerettore dei biancoazzurri.
Io arrivo da Bari, e per caso, il primo giorno che sono arrivato ad Asti, si correva il Palio. Sono subito rimasto affascinato dai costumi, dal clima che si respirava quel giorno. Così ho incominciato ad appassionarmi di questo mondo, sono entrato in un gruppo di sbandieratori (gli Alfieri delle Terre Astesi) e poi sono entrato nella Cattedrale.
Cosa rappresenta per te la tua appartenenza al Rione Cattedrale?
I colori erano molto simili alla squadra in cui tenevo, la Lazio (scherza).. in realtà sono finito per lì per caso, cercavo un gruppo di amici e sono cresciuto con Flavio, all'epoca ero sbandieratore e da lì pian piano sono entrato nel comitato della Cattedrale.
Vincere il Palio: cosa significa questa emozione?
Sarebbe il massimo, sarebbe tutto. E' una grande emozione per me poterlo vincere da vicerettore e vincerlo con Silvano Mulas. Sono stato sempre un grande appassionato di Silvano Mulas e per me quest'anno è un onore che lui possa indossare il giubbetto della Cattedrale.
LA CORSA
Cambio di dirigenza e cambio di monta. Il Rione Cattedrale quest'anno si reinventa. Con Mulas, che anche lui ha scelto un nuovo rione per le sue ambizioni di vittoria ad Asti. Non manca la scelta dei cavalli, a partire da Dottor House ad altri purosangue di pregio. Senza dimenticare che quest'anno i biancoazzurri hanno "Voglia"...
Voglia e determinazione per interrompere il digiuno
IL CORTEO
L’eterna lotta tra il bene e il male nei gruppi scultorei della Cattedrale di Asti
Presso il pilastro opposto della navata centrale si trova una seconda vasca, datata 1229, posta anch’essa su un capitello corinzio capovolto: sulle pareti esterne della vasca si alternano chimere, simbolo dell’illusione, dell’impossibile, volti ambigui, espressione dell’alterità, rose a cinque petali e grifoni, creature leggendarie con il corpo di leone e la testa d'aquila. Questi ultimi, nel corso del Medio Evo, a seconda delle fonti di riferimento, furono interpretati in modo contraddittorio: secondo alcuni bestiari rappresentavano il demonio, secondo altri invece erano l’emblema di Cristo, come spiega Isidoro da Siviglia: «Cristo è leone perchè regna e ha la forza; aquila perchè dopo la resurrezione ascende al cielo».
Anche in questo caso è possibile interpretare le raffigurazioni come un emblema dell’allegoria che soggiace al binomio perdizione/redenzione, allegoria nella quale la presenza animale, non sempre decifrabile, ha le sue fonti sia in testi sacri come la Bibbia, sia in opere latine come Le Metamorfosi di Ovidio, che hanno dato origine al gusto dei mirabilia.
Il Rione Cattedrale intende rievocare l’eterna lotta tra il bene e il male prendendo spunto dai gruppi scultorei sopraccitati.