giovedì 14 agosto 2014

Gli equilibri del 16.... e quelli del 21


Sicuramente, in ottica astigiana, il Palio dell'Assunta è molto più significativo rispetto a quello di Provenzano.
Tradizionalmente, infatti, quando si corre manca circa un mese, giorno più, giorno meno, alla nostra Festa, e tolto qualche altro appuntamento in provincia, i giochi sono pressoché fatti. Risulta quindi molto importante capire gli equilibri che vanno stabilendosi in Piazza del Campo, proprio perché anche le loro risultanze possono risultare determinanti in Piazza Alfieri.
A differenza di luglio, a Siena questa volta vediamo un lotto molto alto, con cavalli che hanno fatto da padrone sotto il Mangia negli anni passati (vedi Istriceddu, Morosita Prima, Oppio) e cavalli molto interessanti (Occolè, già vincitore del Palio di Ferrara). In questo contesto, il gioco delle monte (per ora) ha lasciato a piedi due fantini illustri, Luigi Brischelli e Silvano Mulas. Sarà invece uno dei protagonisti della piazza Gingillo, che monta per il Leocorno, Ricceri, che con Morosita Prima tenta il cappotto nel Drago e Giovanni Atzeni, che su Istriceddu nella Selva è il favorito d'obbligo.
Ma come si rifletterà questa situazione sul Palio di Asti? Proviamo a fare qualche analisi. Stando così le cose, un Palio "sottotraccia" di Trecciolino non può che far piacere a Tanaro, che quest'anno ha puntato tutto sul fantino, e considerando che Bruschelli si è visto pochissimo, con una sua assenza dalle lastre (a luglio era squalificato) anche ad agosto, non resta che l'appuntamento di settembre.
Discorso simile per Silvano Mulas: la sua assenza, come quella di Trecciolino, dimostra una maggiore vitalità delle contrade nel prendere le redini del Palio. Anche per lui vale lo stesso discorso: marcare visita il 16 di agosto non può far altro che, per uno di quei paradossi tanto cari al Palio, rafforzare le ambizioni di vittoria in piazza Alfieri il 21 settembre.
Gingillo, invece, si presenterà probabilmente con un cavallo fortissimo, "The Killacy Kid" che ha letteralmente dominato il Palio di Legnano: per lui invece la stagione non è stata avida di successi e sulla carta rimane l'accoppiata da battere al Palio di Asti.
Salasso si ripeterà? Il 2 luglio ha condotto un Palio superlativo, infilandosi con traiettorie ardite fino a regalare il cencio al Drago. Un suo capotto lo riporterebbe sicuramente nell'Olimpo dei fantini, e allora più di un rione, e non solo San Silvestro, che è ancora ufficialmente alla ricerca di un fantino, potrebbe fare un pensierino su di lui.
Atzeni è sicuramente a caccia del Palio, Istriceddu c'è e si è già visto.A Nizza non ha mai vinto, ma ha regalato soddisfazioni da finale a Pier Paolo Verri. C'è sempre una prima volta, comunque.
E poi? E poi rimane il caso, convitato di pietra in ogni Palio. Un infortunio, che si spera non avvenga mai e comunque non grave, potrebbe turbare gli equilibri delle monte astigiane. Anche un noto giornale locale senese, a modo suo, ieri paventava questa ipotesi, ricordando come molti fantini, sabato sera, affrontando il primo San Martino, un occhio al 21 settembre lo daranno.
Comunque è ovvio che se una caduta, come è già successo molte volte in passato, mettesse ko qualche big, la trottola delle monte ricomincerebbe a girare impetuosamente.