Ultimo Rettore in ordine tempo ad essere eletto ma già pienamente calato nel ruolo, pronto a tenere in alto i colori del Comitato Palio Moncalvo. Raffaele Mazzella, che negli scorsi giorni ha raccolto l’eredità di Filippo Raimondo, ci ha concesso un’intervista raccontandoci il suo percorso nel mondo del Palio sino ad arrivare alla massima carica del suo Comitato, i suoi progetti e le sue visioni sul futuro della nostra Festa.
Chi è Raffaele Mazzella, come si è avvicinato al mondo del Palio e qual è stato il suo percorso all’interno del Comitato Palio Moncalvo?
“Sono arrivato ad Asti nel 2005, per amore. Grazie a Diego mi sono avvicinato pian piano al Palio e, come già detto in altre occasioni, all’inizio non capivo proprio come fosse possibile scatenarsi così tanto per ricevere un Drappo. Da lì in poi è stata un’escalation. Ho iniziato a sfilare nel 2006 sino a diventare poi Responsabile della sfilata. Successivamente sono stato vice Rettore e man mano sono diventato sempre più accanito, fino a diventare ora Rettore.”
Quando è maturata l’idea di candidarti a Rettore?
“È maturata quando Filippo Raimondo ha detto basta. Avevo pensato a questa possibilità ma quando qualcuno mi ha chiesto ero indeciso, avevo delle titubanze. L’unione del Comitato, però, mi ha convinto. Di fronte alle mie remore erano tutti con me e questo mi ha fatto decidere.”
Sei subentrato, come accennato, a Filippo Raimondo, che per ben 9 anni ha ricoperto la massima carica del tuo Comitato, riuscendo tra l’altro a conquistare un Palio. Avverti il peso della sua eredità?
“Filippo mi ha insegnato tanto perché condivideva tanto con noi. In 16 anni di Comitato Palio posso dire di aver vinto tutto, dal Palio al premio Sfilata sia adulti sia bambini. Avverto quindi un po’ meno il peso delle responsabilità ma essere a capo di un Comitato ti fa riflettere tanto e ti sprona a fare ancora di più.”
Due anni di pausa forzata e ancora parecchie incognite davanti a noi. Che Comitato guiderai dopo i due anni di stop?
“Un Comitato entusiasta di ripartire. Devo già dire grazie a chi mi seguirà, da Filippo Raimondo ad Annalisa Guarino e Federico Pelazza. E poi alla Segretaria Silvia Ponzone, alla Tesoriera Cristina Patelli, a Diego Musumeci, a Massimiliano Nebiolo e alle due giovani Ludovica Boltri e Beatrice Serra. A breve formeremo le commissioni che avranno quali componenti diversi nomi nuovi, giovani ed entusiasti.”
Quali sono i primi progetti in cantiere?
“Abbiamo in programma la festa per i 40 anni del Comitato Palio. Vediamo se sarà possibile farla sul finale del 2021 o se la faremo nel 2022. Ci sarà poi un calendario di manifestazioni da fare coinvolgendo la città e i giovani che sono il futuro di tutto.”
Banale immaginare che il sogno da Rettore sia quello di arrivare alla vittoria del Palio. Ma fermando il pensiero al sabato sera precedente alla corsa, qual è l’obiettivo primario che ti sei posto?
“Essendo nuovo il primo obiettivo è quello di far fare bella figura alla città di Moncalvo, come sempre fatto da chi c’è stato prima di me, arrivando in Piazza con una bella accoppiata e con una bella sfilata. Poi, il resto, meglio non dirlo....”
Per quanto riguarda la corsa, invece, Moncalvo dopo la vittoria del 2018 con Federico Arri aveva corso il Palio del 2019 con Giacomo Lo Manto. Negli scorsi mesi in vista della corsa del 2021 le vostre attenzioni sembravano rivolte su Massimo Columbu. La tua nomina rimescola le carte in tavola e potrebbe regalare sorprese o vi è qualche strada già tracciata?
“Non ci sono per ora strade tracciate. Mi fido molto dei responsabili della Commissione cavalli e si valuterà nelle prossime settimane che scelte prendere. Tutto è possibile.”
Si preannuncia un’annata intensa e, sicuramente, non semplice dopo i due anni di forzato stop. In queste settimane i temi al centro del dibattito sono sicuramente la nascita dell’Ente e la revisione del Regolamento. Ma da dove e da cosa deve ripartire il nostro Palio secondo te?
“Si deve ripartire dallo stesso entusiasmo che ha la gente, come la ripresa degli anni passati"