giovedì 14 agosto 2014

Piancastagnaio, presentato il "Palio dell'energia": si corre il 18 agosto





Il “Palio dell’energia”, come lo stesso internazionale artista Toscano e conoscitore dell’Amiata presente alla cerimonia, ha voluto titolare la bandiera che andrà alla Contrada vincitrice del prossimo Palio del 18 Agosto.

Alla presenza del Sindaco Luigi Vagaggini, del Rettore Giuseppe Sani, del Pro Rettore Enzo Piccini, dei Difensori e delle Dirigenze delle Contrade, è stato svelato quel che tutti i contradaioli vorrebbero avere la sera della Corsa nel museo della propria Contrada. Una cerimonia semplice con qualche piccola involontaria variazione al protocollo ma che, come sempre, ha riempito di aspettative ben soddisfatte le centinaia di contradaioli ed ospiti che hanno fatto da cornice alla cerimonia.

Preceduto dalla semplice quanto emozionante esibizione dei giovanissimi sbandieratori e tamburini di Piancastagnaio, il Sindaco Vagaggini ha introdotto la serata con l’emozione di colui che per la prima volta si trova a compiere gesta tanto attese dal popolo. Il suo richiamo, come nella precedente Notte delle Bandiere, è andato subito ai simboli che la Piazza offre: la centralità, l’unione dei confini delle Contrade, la sede del primo Municipio. Simboli e ricordi cari ai Pianesi e che gli stessi artisti presenti hanno colto nei loro manufatti.

Il Rettore Giuseppe Sani ha moderato la cerimonia rendendola piacevole attraverso delle domande poste direttamente agli artisti, riuscendo a rendere ancor più interessante la presentazione delle opere (Palio, Cupello e Premio Asta e Bacchetta). Anche per il Sani è stata la prima volta in veste di Rettore, ma la sua più che trentennale attività giornalistica, e soprattutto la conoscenza storica di Piancastagnaio, del Palio e dell’Amiata (ricordo il primo volume di presentazione nel 1986) gli ha permesso di superare ogni eventuale imbarazzo emotivo. Tra le sue parole il riferimento al 2015 quando ci saranno due importanti ricorrenze: quaranta Palii corsi dalla ripresa del Palio (dopo l’obbligata sospensione) ed i cinquanta della Festa del Crastatone proponendo pubblicamente ed inaspettatamente (visto il momento), la creazione di un “museo della castagna” a Piancastagnaio.



Il “Palio dell’energia” dunque. Un Palio dai pochi ma intensi colori. Quattro cavalli che come statue di marmo sprigionano la propria forza e la voglia di correre su un fondo monocromatico di un rosso cinabro intenso. “Il rosso in Italia è il colore della competizione, della corsa…”, “il cavallo come mito…il mito dell’idea” … “… anche i cavalli della Ferrari sono rossi e rappresentano l’Italia nel mondo con l’idea della forza del mito”. Queste alcune delle parole pronunciate dal pittore Giuliano Giuggioli, visibilmente contento della sua presenza a Piancastagnaio.

Il Sindaco Vagaggini ha voluto accompagnare le parole dell’artista, vedendo nell’opera un forte richiamo al territorio nel rosso cinabro delle miniere Amiatine e nella forza dell’uomo nei quattro cavalli “…che sembrano avere l’argento vivo addosso… come i Pianesi!”

Dunque un Palio “energico”, “scultoreo” nella semplicità di un dipinto essenziale dove volutamente il Giuggioli ha usato i soli colori per identificare le Contrade poste nel basso e divise al centro dallo stemma del Magistrato delle Contrade e la data della Corsa. In alto sulla sinistra, come in un tabernacolo la Madonna di San Pietro ed accanto lo stemma della Croce dei Carmelitani e quello del Comune di Piancastagnaio col suo leone rampante ed il castagno.

Come sempre i contradaioli la ricerca di quei segni che indicherebbero la vittoria per la propria contrada. Qualcuno vede la sorte benevola alla Contrada di Voltaia: seguendo i simboli delle contrade ed associandoli ai cavalli dipinti, sembrerebbe suo il cavallo vincitore, l’unico che guarda verso la Madonna con la testa protesa verso di essa.

Quel che invece ha fatto mormorare diversi contradaioli è il fatto che il palio non sembri un panno ma una tela e questo a molti non è proprio piaciuto. Il Palio non “svolazza come una bandiera… ma è rigido” … “l’averlo bloccato su un telaio lo rende più un quadro che un panno…un cencio…una bandiera”; questi alcuni commenti a caldo e che ancor oggi arrivano nella nostra redazione.



Successo per il “Cupello” di Monica Minucci, il riconoscimento alla Contrada che più si distinguerà nel comportamento contradaiolo e soprattutto dei figuranti durante il Corteo Storico del 18 Agosto e della bellissima Processione della sera precedente. Un piatto “cupo” che ricorda il cappello di un prete cardinale, ricco dei colori e dei simboli delle Contrade, del Comune e dei Carmelitani, con al centro una bellissima Vergine di San Pietro nella semplicità di uno sguardo benevolo. Finalmente una forma corretta e da sempre disdetta in passato da artisti, che pur bravissimi, ci han messo troppe volte del proprio trasformando un piatto di ceramica in altro e di tutt’altra materia.

Francesca Del Lungo, cittadina pianese da tanti anni e presente alla cerimonia, ha presentato il suo Premio per Asta e Bacchetta, lo scudo di legno che andrà alla Contrada che durante la Festa degli Statuti del 12 agosto per l’abilità dei propri sbandieratori e tamburini.