«Quando non si verificano incidenti gravi significa che il Palio è andato bene e possiamo stilare un bilancio sostanzialmente positivo. Pensiamo inoltre di aver messo a disposizione dei capitani, in entrambe le Carriere, cavalli abbastanza validi». E’ il primo anno nel ruolo di veterinario comunale, quello del colonnello Guido Castellano.
Come si spiega l’infortunio a Quietness?
«Mi sento con il dottor Raffaello Ciampoli frequentemente per essere aggiornato sulle condizioni. Ho rivisto la partenza e l’intero percorso al rallentatore. La cavalla si muoveva perfettamente, una cosa imprevedibile ciò che è avvenuto».
Vi aspettavate invece la prestazione di Occolè?
«I numeri per fare bene li aveva, su di lui pesava solo l’incognita dell’esordiente».
Tirando la riga, c’è qualche accorgimento che si può adottare alla luce di questi Palii?
«Magari è una piccola cosa ma ha creato fastidio e problemi dentro l’Entrone. Mi riferisco alla presenza di mosche cavalline portate sicuramente dai soprallassi. Fra gli accorgimenti da adottare per il prossimo anno sicuramente un po’ di spray con cui trattare sia questi che gli stessi barberi».
Si parla tanto di spending review nel Palio.
«Cambiamenti si possono fare durante l’inverno. Spettano all’amministrazione comunale. Su un aspetto, a mio avviso, non si può comunque transigere ed è quello dell’addestramento dei cavalli. Rappresenta un valore aggiunto senza il quale la manifestazione sarebbe esposta a situazioni dannose. E’ l’elemento cardine che fa la differenza con altri appuntamenti. Quando un mezzosangue arriva a correre in Piazza lo abbiamo visto almeno10-12 volte, più del veterinario curante».
Per tale ragione è utile fornire ai capitani indicazioni anche sull’atteggiamento.
«La scelta la compiono loro in base alle strategie, non vogliamo limitarla. Alla fine ci sentiamo di scartare a priori solo soggetti che calciano in modo continuo e pericoloso. Se l’animale ha difficoltà ad entrare, se si gira, se si appoggia o altro informiamo i capitani che poi hanno l’ultima parola».
C’è da tempo anche un tam tam sulla riduzione del numero dei veterinari.
«Le persone possono cambiare, nessuno è a vita. Tuttavia credo che la decisione assunta da quattro persone, collegiale perché tale è, sia importante. Persone a parte, ritengo che la spending review si debba fare senza incidere sulla sicurezza. Anche la disponibilità di una clinica attrezzata come quella del Ceppo che si trova alle porte di Siena non è di secondaria importanza».
Il test Elisa?
«Su questo non spetta alla commissione decidere».
La riapertura dell’ippodromo di Pian delle Fornaci?
«Positivo, per carità. Ma per l’addestramento per la Piazza servono gli altri circuiti».