sabato 23 agosto 2014

Luca Gippa, pittore tanarino del Paliotto con il sogno di dipingere il drappo della corsa


La telefonata è arrivata il mese scorso, inaspettata ed improvvisa. Dall'altra parte della cornetta c'era l'Amministrazione Comunale, che cli annunciava che il maestro pittore del Paliotto sarebbe stato lui.
Luca Gippa, studente di ingegneria navale, aspirante vigile del fuoco, diventerà così il pittore dell'ambito drappo del Palio degli sbandieratori. Tanarino doc, chiarina del borgo fluviale, quest'anno avrà il doppio piacere di difendere i colori del proprio borgo in piazza e poter poi consegnare il drappo al vincitore, sperando ovviamente che il Paliotto rimanga bianco e azzurro.
"E' stata una emozione grandissima, quando ho ricevuto la notizia mi è sembrato un sogno: sono salito al settimo cielo. Certo non è una cosa da tutti".
Gippa aveva già provato a inviare un bozzetto per il drappo della tenzone aurea, la gara A1 della Federazione Italiana Sbandieratori, poi riproposto per Asti: "Grazie al nostro responsabile dei musici, Giacomo Sorba, ho contattato il Comune e ho proposto la mia idea. A quanto pare il mio bozzetto è stato accettato, anche grazie all'aiuto di Antonio Guarene, che mi ha dato qualche dritta sulla pittura, o, come dice lui, qualche "storta".
Sarà un paliotto molto colorato, con uno sfondo movimentato, e una rappresentazione della città: "Vivere questa esperienza sarà un'altra emozione da provare. In questo drappo c'è tanta vita vissuta, tanto amore per il Palio, che è la mia vita".
Ma i sogni di Gippa non finiscono qui: per lui anche l'ambizione, un giorno, di diventare maestro del Palio: "Diventare maestro del Palio di Asti, da astigiano, penso sia uno dei più grandi traguardi che si possano raggiungere". Anche le idee sono chiare per quello che potrebbe essere il soggetto: "Nel 2012 avevo già mandato un bozzetto, per il concorso del Palio, ma purtroppo non è stato preso in considerazione. Quel Palio era in bianco e nero, dove risaltava lo stemma della città, con il Santo a cavallo, con la città e parte della corsa. Una cosa che mi piacerebbe mettere è uno spazio bianco che verrà completato con i colori del vincitore. Sperando di non colorarlo mai di bianco rosso". Un Palio che si conclude quindi dopo la corsa.
Ti piacevano i drappi passati? "Il drappo dello scorso anno era cupo e grigio, infatti ha rispecchiato alla perfezione il Palio 2013, mentre quello del 2012 mi piaceva ma non trasmetteva nessuna particolare emozione".
Chissà cosa penserà Luca Gippa la sera del Paliotto: "So che dovrò rimanere in piazza, accanto al drappo, fino all'ultimo: dopo la gara, sentire la classifica, dovrò stare impassibile, e so che sarà difficile".