Foto di Brontolo dice la Sua - tratta da www.brontolodicelasua.it |
Un Palio intenso, che ha visto le Contrade entrare tra i canapi nel seguente ordine: Drago (Andrea Mari “Brio” - Phatos de Ozieri), Giraffa (Francesco Caria “Tremendo” - Solu Tue Due), Civetta (Giosuè Carboni “Carburo” - Tabacco), Pantera (Jonatan Bartoletti “Scompiglio” - Rexy), Tartuca (Giovanni Atzeni “Tittia” - Rodrigo Baio), Nicchio (Luigi Bruschelli “Trecciolino” - Tale e Quale), Valdimontone (Antonio Siri “Amsicora” - Schietta), Bruco (Sebastiano Murtas “Grandine” - Solu Tue Due), Leocorno (Carlo Sanna “Brigante” - Osama Bin) e, di rincorsa, Lupa (Giuseppe Zedde “Gingillo” - Porto Alabe).
Dopo la prima classica uscita, il Mossiere ne ordina una seconda utile a interrompere il nervosismo tra i canapi. Dopo qualche minuto di mossa, la Lupa entra e il Palio ha il suo via. Escono benissimo dai canapi Giraffa e Civetta, mentre la Lupa è rapidissima a prendere la traiettoria interna. Al primo San Martino è proprio la Lupa a infilarsi all’interno con una traiettoria perfetta e a prendere la testa. La Lupa è sveltissima ed allunga, inseguita dalla Giraffa. Dopo la caduta del Valdimontone anche il Nicchio e il Drago cercano la rimonta, ma proprio il Nicchio sbatte al colonnino e va a terra. La Giraffa tenta l’impossibile, ma la Lupa è irraggiungibile e con traiettorie perfette mantiene senza patemi la prima posizione e va a vincere il Palio.
Per Gingillo, vincitore dell’ultimo Palio di Asti, si tratta del terzo successo senese. Una vittoria che Zedde inseguiva dal luglio del 2009.
Porto Alabe ottiene la sua seconda vittoria in Piazza del Campo, dopo quella arrivata esattamente un anno fa.
La Lupa, infine, ritrova la vittoria dopo il Cappotto arrivato nel 2016.