venerdì 30 agosto 2013

Gingillo vince nel primo Palio dell'anglo arabo a Uri




La manifestazione, a partire dalle 17, si è svolta sullo sfondo del lago di Cuga. Ospite d’onore il fantino “Cianchino”, trionfatore per diversi anni a Siena.
«In Sardegna abbiamo delle bellezze che ci invidiano in tutto il mondo, ma la maggior parte delle volte siamo noi i primi a non renderci conto di avere grosse potenzialità. Esportiamo i nostri prodotti in tutti i continenti ma spesso siamo restii a valorizzarli in casa nostra». Parola di Salvatore Ladu, meglio conosciuto con lo pseudonimo di Cianchino, famoso per le sue vittorie al Palio di Siena.

Cianchino è stato tra i primi promotori e anche ospite d’onore del Primo palio dell'anglo-arabo sardo, la razza equina allevata in Sardegna da circa un secolo, in programma domenica scorsa 25 Agosto a partire dalle 17, nello splendido scenario del Lago di Cuga.

Cianchino da sempre legato alla Sardegna, ha portato alto il nome della sua terra in tutto il mondo grazie alle grandi doti di fantino, balzato più volte agli onori della cronaca per le sue prestigiose vittorie al Palio di Siena e non solo. Un amore sfrenato che lo ha spinto, grazie alla collaborazione degli amici di Uri Felice Dore e Gianluca Murru, a mettere in piedi questa iniziativa per valorizzare appunto l’anglo-arabo sardo.

Un palio unico nel suo genere, il primo a disputarsi nel Nord Sardegna che si inserisce in un contesto particolare avendo come scenario il Lago di Cuga, un’altro angolo del nostro territorio da valorizzare e tenere in considerazione. Per questo, dagli inizi di agosto è in corso “Kuga festival, il villaggio globale sul lago” con una serie di iniziativa di vario genere (musica, sport, equitazione, surf).

Al palio hanno partecipato i migliori fantini della Sardegna e alcuni di fama nazionale. La corsa si è disputata in tre batterie da cinque cavalli i primi due classificati hanno disputato la finale per aggiudicarsi il ricco montepremi (tremila euro al primo, millecinque al secondo e cinquecento al terzo).

«Dobbiamo essere bravi e più attenti a valorizzare quello che abbiamo – ha sottolineato Salvatore Ladu “Cianchino” –. Noi sardi siamo fatti male, dobbiamo essere più uniti e per esserlo basta poco. Dobbiamo convincerci che solo unendo le forze si possono raggiungere i risultati anche col sostegno della nostra classe politica e delle istituzioni. Non bisogna dimenticare che in Sardegna ci sono tanti allevatori che hanno bisogno di aiuto». Un tema quanto mai attuale visti i problemi che stanno interessando da tempo gli istituti di incremento ippico dell’isola.

La vittoria finale è andata quindi a Giuseppe Zedde detto Gingillo.

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