giovedì 15 gennaio 2015

Buti, Pievania alla ricerca della terza vittoria





Vincere è difficile. Ma rivincere di più. L'anno scorso Pievania ci è riuscita confermando il suo momento d'oro. Due vittorie in tre anni (2012 e 2014) non bastano però a saziare i colori biancocelesti. Domenica 18 gennaio andranno a caccia del record che li proietterebbe alle spalle della “regina” San Francesco. E la contrada si presenta al Palio 2015 con un format tutto nuovo. Dopo i due cenci portati all'ombra della Pieve Riccardo Serafini ha lasciato la carica di capocontrada.
L'eredità è in mano al nipote Matteo La Placa, che alla prima esperienza punta su un fantino esordiente. Un nome nuovo per Buti. Ma non certo per il mondo dei palii. Dopo aver interrotto il rapporto con Silvano Mulas Pievania sceglie Valter Pusceddu. Il curriculum del fantino genovese è importante: 21 partecipazioni al Palio di Siena (dove ha esordito nel 1999 a 18 anni) e una collezione di vittorie, le più recenti nei palii di Bientina, Legnano e Fucecchio. Ora dovrà confermarsi grande sulla pista butese. La sorte lo ha inserito nella seconda batteria insieme a San Nicolao e San Michele , che presentano fantini più esperti a Buti come Gianluca Fais e Angelo Cucinella. Ma anche Pusceddu sa bene come funziona il gioco. Nell'albo d'oro invece i biancocelesti contano 7 vittorie. Sono stati i primi a vincere da quando il Palio si corre a contrade. Nel 1961 Antonio Riccio trionfò in sella a Busillo.

La seconda stella arrivò nel 1963, con “Romoletto” su Paola. Poi la doppietta nel 1987 e 1988, entrambe con Adolfo Manzi detto “Ercolino” su November. Un'accoppiata che ha fatto la storia dela Pievania. La striscia prosegue nel 1996 con Vincenzo Foglia in sella a Try My Disco. Negli ultimi tre palii poi sono arrivate due vittorie: nel 2012 con Andrea Chessa su Il Capitano e quella dell'anno scorso con Silvano Mulas in sella a Libreville. Il piatto forte della contrada invece è la sagra dello stringozzo: la tipica pasta umbra che viene proposta al Parco Danielli nel mese di giugno. Pievania deve il suo nome alla pieve dedicata a San Giovanni Battista che sorge in piazza Martiri della Libertà, nel cuore del paese.

Un edificio costruito intorno all'anno 1000, anche se nei documenti della diocesi di Pisa se ne trova traccia solo dal 1276. Nel 1607 la facciata venne completamente ristrutturata, mentre gli ultimi lavori di ampliamento risalgono al 1901. All'interno si trovano affreschi di Pietro Giarrè, ma l'opera principale è la scultura in legno di pero della Madonna con bambino che risale al 1381. E' nota come Madonna del monte, perchè secondo la leggenda venne ritrovata tra le grotte del Monte Serra da un gruppo di cacciatori butesi e bientinesi. Nella disputa per decidere in quale chiesa portare la statua, venne deciso di legarla a un carro di buoi, che presero la direzione della pieve di Buti.

(Fonte Lorenzo Lazzerini Il Tirreno)