venerdì 13 febbraio 2015

Siena, i proprietari chiedono un premio al cavallo che vince il Palio




Un premio al barbero che vince il Palio. Non chiedono troppo, in fondo, i proprietari a cui non viene erogato più alcun contributo per il mantenimento.
D’accordo: la passione non deve essere ‘pagata’. Qui si parla però di un riconoscimento, simbolico, dell’impegno e dell’amore per la Festa. In fondo, non è solo la bravura del capitano e l’abilità del fantino che consente di mettere il Drappellone nel museo. Da sempre protagonista indiscusso è il cavallo. Basterebbe anche una regola non scritta, di cui è ricco il Palio. Certo è che qualche capitano, se vincerà, quest’anno potrebbe autonomamente riconoscere un «regalo» al barbero che tante gioie gli ha regalato. Magari potrebbe associarsi anche il fantino. Chissà.

A riportare sul tavolo la questione sono stati i tre rappresentanti dell’Associazione proprietari e allenatori (Luca Anselmi, Mario Fracassi e Pippo Geraci) intervenuti alla riunione in Comune. Poiché c’erano anche i capitani (che poi riferiranno lunedì prossimo ai colleghi) quale occasione migliore di questa.

Fra le richieste avanzate invece al Comune anche quella di consentire a chi ha un regolare affitto Unire del cavallo di iscriverlo al Protocollo. Non c’è stata chiusura completa al riguardo da parte del sindaco Bruno Valentini che ha comunque sottolineato la necessità di una valutazione tecnica del caso, magari anche sotto il profilo legale.

Altro nodo che (prima o poi) andrà sciolto: vedere i cavalli dell’Albo in pista fra luglio e agosto. Una richiesta che arriva anche dai fantini. Negli anni passati non si contano infatti le polemiche e le ipotesi (più o meno fondate, più o meno fantasiose) sulle condizioni di allenamento fra una Carriera e l’altra dei mezzosangue. Che, in qualche caso, ha inciso pesantemente sulle chance di successo di alcune Contrade. Qui il discorso è un pizzico più complicato, anche sotto il profilo economico, che il Comune ha cercato intanto di alleviare disdicendo il contratto di affitto della pista di Mociano nell’ambito di una micro-spending review della Festa. In un solo giorno la passerella non si completa, ne servono un paio.

Un’occhiata merita infine il calendario (provvisorio, sia chiaro) delle corse. Ebbene, il 16 maggio c’è Monticiano perché il palio di Fucecchio sarà la domenica seguente. Qualora, però, per questioni elettorali (Regionali) venisse anticipato allora non è da escludere che le corse al Tamburo slittino al 23 maggio. Insomma, la macchina paliesca si sta mettendo in moto per affrontare una delle stagioni più belle ed esaltanti (quanto a sfide nel Campo) degli ultimi anni.

(Fonte La Nazione)