domenica 8 febbraio 2015

Siena, alla cena dei barbareschi il sindaco richiama tutti al senso di responsabilità





La sorpresa? Poteva riservarla solo Salasso. Alla fine ce l’ha fatta, sabato sera, a partecipare alla cena offerta dai fantini vittoriosi (ossia lui e Brio) ai barbareschi. E’ arrivato direttamente dalla Francia, dove lavora da tempo, quando nessuno se l’aspettava e il primo era già stato servito.
Il messaggio (che ha fatto calare il silenzio tombale nel locale) è giunto invece dal sindaco Bruno Valentini che ha richiamato tutti gli attori della Festa al massimo senso di responsabilità. Salutati i «conducenti di due Palii spettacolari» e sottolineata la presenza «di tanti volti giovani a conferma di un cambio generazionale», ha posto l’accento sul test ‘Elisa’, confermato anche quest’anno. «Voi siete i preparatori – si è rivolto ai barbareschi – ci aspetta un altro anno intenso perché abbiamo molti occhi addosso: devono, come sempre, essere seguite tutte le regole. Occorre stare molto attenti a preservare la Festa. Noi siamo il Palio. Siena è il Palio e sono convinto che trionferà». Tradotto: ciò comporta, appunto, un ancora maggiore senso di responsabilità da parte delle dirigenze e dei rispettivi staff. «Come ha evidenziato il sindaco – ha aggiunto Andrea Viviani, priore della Lupa, in rappresentanza del Magistrato delle Contrade – dobbiamo vincere tutti insieme». Ad occuparsi del test Elisa, per inciso, sarà ancora l’Istituto zooprofilattico di Roma con cui alla fine è stata rinnovata la convenzione.





Poi è stata festa. Con Brio e Salasso che si sono abbracciati, hanno brindato e scherzato, insieme ai barbareschi vittoriosi Andrea Fiorini della Civetta ed Emiliano Cioni del Drago. Donando a fine serata un assegno all’associazione «Le Bollicine» per sostenere la sua attività. Un ferro di cavallo personalizzato è andato invece in dono a tutti i barbareschi e vice presenti.


Argomento preferito a tavola? Oltre ai cavalli anche qualche accenno al prossimo, complesso Palio che vede già tre coppie di rivali. Anche i fantini, Brio stesso non lo nasconde, «stanno per ora alla finestra. Una cosa è certa: non danneggerò nessuno dei colleghi ma non sono uno che tira indietro se c’è l’occasione».

(Fonte La Nazione)