sabato 21 febbraio 2015

Gateano Guarino al Palio d'argento: "Pescare tra i fantini astigiani, come Arri, Lo Manto o Cavatore"




E' stata una serata movimentata quella che si è tenuta giovedì sera alla Grotta di Asti per la consegna del premio Palio d'Argento, riconoscimento dato dal Lions Club di Asti, che l'associazione consegna annualmente ai comitati con l’obiettivo di premiare i comitati che non limitano la propria attività alla manifestazione, ma che si prodigano in attività collaterali durante tutto il loro mandato.

Il premio 2015 è andato al borgo San Lazzaro, a coronamento dei tanti successi avuti nel campo delle bandiere, con dieci successi conseguiti nel Palio degli sbandieratori, e la lunga militanza del gruppo sbandieratori e musici nella massima serie dei campionati nazionali della Fisb.
"E' onore ricevere questo riconoscimento - ha detto il rettore di San Lazzaro Carlo Biamino - e a testimonianza del nostro impegno, comunico ufficialmente che il borgo San Lazzaro ha appena spedito la candidatura per ospitare i campionati nazionali di A2 ad Asti, nel mese di luglio, insieme al rione Cattedrale, che si è invece offerto di ospitare i campionati giovanili".
Ma è stata la discussione successiva alla premiazione a scaldare gli animi in sala: il programma di quest'anno, infatti, prevedeva l'intervento dei rettori che hanno vinto due palii consecutivi. Tra questi erano presenti in sala Gaetano Guarino (Moncalvo), Berrino (Castell'Alfero) e Franco Chierici (Santa Maria Nuova).
Ma è stato proprio il vulcanico rettore di Moncalvo, vincitore nel 1994 e nel 1995, a lanciare gli spunti più interessanti nel suo intervento: "Questo Palio non mi piace più - ha affermato - perché ci sono troppe cose che non vanno. Si vuole infatti andare ad intervenire su aspetti che sono proprio la caratteristica fondamentale del Palio, cercando di farlo assomigliare sempre di più ad una corsa regolare. Mi sono divertito molto quando ho vinto negli anni '90, ma mi pare che da allora il Palio abbia iniziato una parabola discendente mettendo regole su regole".
Una requisitoria anche contro i fantini senesi: "Io sono contrario a questo uso smodato dei fantini senesi, oppure dei sardi, che diventano improvvisamente big della piazza dopo essere passati dalle scuderie toscane. Lasciamo spazio ai vari Lo Manto, Arri, Cavatore e molti altri. I comitati che gli daranno fiducia anche se non vinceranno il Palio, potranno dire di non essere stati presi in giro, come invece tante volte capita. E a volte, invece, fare il colpaccio, come dimostra la storia di Mario Cottone".