venerdì 13 febbraio 2015

Giugliano: "Anche per il Palio un Asset strategico per rilanciare la manifestazione"


Come uscire dalla crisi che attanaglia la nostra città? In un periodo in cui scarseggiano i fondi per i servizi essenziali, come trovare un futuro per le grandi manifestazioni astigiane, come Douja, Palio o Sagre?

A queste domande, il consigliere comunale Raffaele Giugliano ha cercato di dare una risposta durante un ordine del giorno presentato durante l'ultimo consiglio comunale, lo stesso che ha sancito pesantissimi tagli in tutti i settori dell'amministrazione, e che è stato sottoscritto da quasi tutti gli esponenti della maggioranza.
“Ho proposto l'introduzione di una forma associativa chimata “Asset”, Associazione Sistema Sviluppo Economico e Territoriale – afferma Giugliano – dove alle carenze, ormai obbligate dal bilancio del Comune, si possa sostituire una forma di iniziativa pubblico/privata legata allo sviluppo dell’economia del territorio. Non penso solo alle grandi manifestazioni astigiane, ma anche alla gestione di contenitori come l’Enofila e il Teatro Alfieri e le rassegne culturali come Asti Teatro o Asti Musica.
Sono potenzialità inespresse dell’astigiano che grazie alla partecipazione dei privati possono e devono trovare nuove potenzialità a beneficio dell’economia e dell’occupazione”.
“Insieme alle associazioni di categoria, si dovranno trovare imprenditori e istituzioni cittadine, per attuare azioni di ricerca di fondi per le attività culturali, imprenditoriali e le manifestazioni della città quali motore dell'economia locale. Sull’esempio di attività simili svolte in altre città italiane, voglio che in questo Asset entrino le fondazioni e le banche del territorio, per sottoscrivere un contratto con scadenze chiare ad ogni proposta e ruoli ed impegni ben definiti”.
E' anche finito il tempo, secondo Giugliano, di scaricarsi vicendevolmente le responsabilità tra più attori: “Per avere un programma credibile e concordato, è necessaria la convocazione di commissioni consiliari congiunte: Asti ha un potenziale enorme e poco sfruttato, e un Asset come questo deve in primis guardare allo sviluppo del territorio. Questo deve essere un esempio di politica nel senso alto del termine: concreta e trasversale e che guardi prima al bene primario del territorio piuttosto che agli interessi di parte.
E anche per questo che serve una forte volontà politica: per attrarre investimenti esterni alla città, e un elenco di priorità condivise su cui concentrare gli investimenti: “Non accetto più la coesione mostrata solo a parole, da parte di chi diserta i tavoli di progettazione delle iniziative e poi denigra pubblicamente il lavoro svolto. L’unione tra le varie forze deve essere dimostrata dai fatti concreti e con l’impegno sul territorio. Già oggi esistono priorità su cui lavorare: chiedo pubblicamente a tutti coloro che vogliono sposare l’idea dell’Asset di farsi avanti”.
La forza nel voler realizzare cose concrete, conclude Giugliano, deriva unicamente dall’apprezzamento dei cittadini: “Mai come in questo momento storico, le iniziative partono dal basso. Con la mia esperienza personale posso dimostrare che la volontà dei cittadini può mettere in atto occasioni di sviluppo anche importanti. Ora, tutti gli attori, economici ed istituzionali di questa città, devono comprendere e capire questo sforzo, in maniera da dare il massimo risalto e la massima collaborazione a questa forza prepositiva”.