giovedì 4 dicembre 2014

A Orgosolo un convegno per valorizzare l'anglo arabo sardo



Le nove associazioni ippiche riunite sotto il nome dell’Anglo arabo sardo fanno sul serio.

Dopo il felice riscontro della fase sperimentale realizzata quest’estate con l'introduzione dell'antidoping nei pali, vogliono proseguire l’esperienza arricchendola con nuovi contributi e proposte.

Per questo si sono date appuntamento per sabato 29 a Orgosolo, dove durante un convegno hanno discusso con un qualificato parterre di relatori sul come valorizzare il cavallo allevato in Sardegna nelle diverse discipline: pali, endurance, ostacolo, galoppo, trekking, turismo.

A discuterne insieme alle nove società ippiche che hanno fondato l’associazione intercomunale (Fonni, Orani, Lanusei, Oliena, Dorgali, Orgosolo, Sedilo, Ottana e Uri) ci saranno relatori di alto livello: Paolo Puddu, (direttore dell’Ippodromo di Chilivani), Stefano Ferrante (Dipartimento interprovinciale allevatori Nuoro), Raffaele Cherchi (Direttore generale Agris Sardegna), Gaetano Ledda ed Efisio Arbau (consiglieri regionali di Sardegna vera che hanno presentato la proposta di legge per dar vita ad un sistema organico di sviluppo del settore equino e una mozione che mira a portare in Sardegna il libro genealogico dell’Anglo arabo sardo).

Ha conluso i lavori l’assessore regionale al Turismo Francesco Morandi. L’apertura del convegno è stata affidata al padrone di casa, il sindaco di Orgosolo Dionigi Deledda.