mercoledì 3 luglio 2013

... e i nostri voti ai fantini

GIOVANNI ATZENI DETTO TITTIA: 10 CON LODE

Atzeni confeziona un Palio superlativo per l'Infamona. Sarà che l'aria di Fontebranda gli giova particolarmente, come scritto da altre parti,  ma ieri crea un vero e proprio capolavoro, stringendo nell'ordine Torre, Pantera e Lupa che rimontava velocissima. Di carriere così ne escono poche nella vita

ANDREA MARI DETTO BRIO: 9

Ci crede fino alla fine, anzi fin quasi dopo il bandierino. Tra i canapi mantiene la calma e la concentrazione, cosa non facile dal momento che l'Istrice ha cercato di far di tutto per innervosirlo. Le nerbate di Bighino non gli permettono l'impostazione della traiettoria ottimale, altrimenti sarebbe stato tutto diverso. Ci crede fino alla fine, le fratture che riporta dopo essere caduto sotto Indianos sono lì a dimostrarlo

SILVANO MULAS DETTO VOGLIA: 7

Parte malissimo, ma fa un gran primo giro di pista, cade non per colpa sua e se Pestifero passava l'Atzeni al terzo San Martino, a quest'ora saremmo a celebrare un grandissimo cavallo

SEBASTIANO MURTAS DETTO GRANDINE: 6

Quasi una rincorsa a due, quella di ieri sera, con Bruschelli che gli faceva da contraltare tra i canapi. Ma Murtas cresce e cresce bene, ottima la sua entrata (quella buona, la prima non conta) che lascia Bartoletti spiazzato.

JONATAN BARTOLETTI DETTO SCOMPIGLIO: 5

La posizione alla mossa lo sfavorisce moltissimo, ma è bravo Murtas a prenderlo in contropiede in uno dei pochi attimi buoni per metterlo in difficoltà. Certo se la prima mossa era valida, probabilmente dominava la carriera. Ma il Palio non si fa con i se

WALTER PUSCEDDU DETTO BIGHINO: 6

Probabilmente l'ordine tassativo era quello di non far vincere la Lupa, e così fu. Fa quello che doveva fare, tra l'altro copione già visto. Come detto sopra, se la Lupa girava non disturbata dalle sue nerbate staremmo a commentare ben altro Palio, quindi...

ALESSIO MIGHELI DETTO GIROLAMO: 5

Un Palio senza infamia e senza lode. E' vero parte benino, ma dopo il primo giro finisce il suo Palio. Non c'è molto altro da dire.


GIUSEPPE ZEDDE DETTO GINGILLO: 4

L'errore madornale è stato quello di aver fatto passare la rivale così, quasi senza colpo ferire. Tutto il resto, credo, possa essere tralasciato rispetto a questa cosa.


LUIGI BRUSCHELLI DETTO TRECCIOLINO: sv

Cerca di fare il bello e il cattivo tempo alla mossa, ma poi il suo Palio è davvero anonimo. Si perde nelle retrovie e il suo Palio finisce lì

LUCA MINISINI DETTO DE’: sv

Palio anonimo anche il suo, ma oltre al Palio, è vero, anche le prove. Se c'era o non c'era, in piazza, nessuno se n'è accorto.