lunedì 22 luglio 2013

Bientina: vince Pusceddu al termine di un Palio ricco di emozioni



La sequenza di emozioni, ieri a Bientina, è stata di quelle da togliere il fiato, un Palio di San Valentino entusiasmante come non si ricordava da anni, iniziato a partire dalle 18:15 con l’entrata in piazza dei partecipanti alla prima batteria e conclusosi dopo le 21:00 con il trionfo nella finale della contrada Viarella.

Una vittoria che rispecchia in parte i pronostici della vigilia che indicavano l’accoppiata Walter Pusceddu (Bighino) – Aksent tra i favoriti, Tutto è partito con l’assegnazione del trofeo per miglior gruppo di tamburini alla contrada Viarella ed il ringraziamento del Sindaco Guidi a tutti coloro che: “Ancora una volta hanno dimostrato che Bientina è un posto dove gli sforzi e la passione vengono premiati” ha concluso il suo intervento il Sindaco. “Basta vedere l’entusiasmo di questa piazza affollata per rendersene conto”.

Alle 18, dopo il sorteggio effettuato in diretta di fronte alla fontana, il mossiere Renato Bircolotti (esperto e sempre padrone della situazione), ha iniziato a chiamare le contrade che partecipavano alla prima delle due batterie: Viarella, Centro Storico, Santa Colomba e Forra nell’ordine in cui hanno tagliato il traguardo. Una sola falsa partenza per questa semifinale ed una caduta (Antonio Siri della Forra è caduto alla “curva del tabaccaio” nel corso del secondo giro di pista, quando già aveva abbandonato le speranze di raggiungere un posto utile per la qualificazione).

Il risultato è stato 1^ VIARELLA, 2° CENTRO STORICO, 3^ SANTA COLOMBA, 4^ FORRA.



Tutto liscio e senza intoppi particolari, quindi; tutto il contrario di quanto avvenuto nella seconda delle due batteria, quella composta da ben cinque cavalli e caratterizzata da subito da una certa ritrosia da parte dei fantini nello schierarsi al “canapo” di partenza secondo l’ordine prestabilito dal sorteggio e fatto fermamente rispettare da Bircolotti.

Ben tre le false partenze, le prime due separate da un’interruzione di 15 minuti abbondanti a causa della caduta di Martin Ballesteros (Pampero) in seguito ad un improvviso scarto della sua cavalcatura Incantado, e per fortuna ripresosi senza conseguenze. Finalmente, alle 19:15, la partenza della seconda batteria, con Villaggio (Dino Pes su Ondina Prima, vincitori qui a Bientina lo scorso anno) e Quattro Strade che in partenza bruciavano gli altri contendenti; ma giunti alla curva del tabaccaio (quella virata a gomito dove Largo Roma si affaccia sulla piazza e da dove parte via Polidori, alla altezza del salone di “Valentino” per intendersi…), Dino Pes andava a sbattere contro la paratia esterna del percorso, coinvolgendo nella rovinosa caduta anche Andrea Chessa che lo seguiva di un’incollatura. Si consumava in questo frangente il “giallo” per cui questo palio verrà probabilmente ricordato da molti, allorché Ballesteros “allungava” le mani sulle redini del cavallo “scosso” che guidava la gara prendendo il comando della corsa.

Non per molto però; perché l’irriducibile Ondina Prima riusciva a riguadagnare la testa dopo appena una curva, e a mantenerla fino all’ultima curva del percorso, quella curva meno stretta, ma sempre da affrontare con le dovute attenzioni, che si trova all’angolo della piazza sovrastato dalla medievale “Torre della Mora” e che introduce al rettilineo finale. Qui Ondina Prima, non più guidata dalle mani esperte di Dino Pes, cedeva improvvisamente la prima posizione a Ballesteros che la stava incalzando, venendo superata anche dal cavallo (“scosso” anche lui) di Quattro Strade, l’eroico Orpen e dall’accoppiata biancoceleste del Cilecchio (Andrea Farris su Isopac).

Quindi: Puntone su Quattro Strade e Cilecchio, con Villaggio e Guerrazzi definitivamente fuori dai giochi.

Ma subito dopo l’uscita dei cavalli dal percorso di gara, numerosi contradaioli del Villaggio e del Cilecchio, guidati dai loro capitani, si precipitavano dal comitato del Palio invocando sanzioni e provvedimenti nei confronti delle presunte scorrettezze consumate dal fantino rappresentante del Puntone. Occorrevano circa 20 lunghissimi minuti (caratterizzati anche da punte di tensione che mai vorremmo vedere in occasione di eventi così spettacolari) al termine dei quali e dopo aver esaminato attentamente la documentazione filmata della gara, la commissione giudicatrice del Palio di San Valentino squalificava i rossoneri del Puntone.

La classifica risultava così mutata:
1^ QUATTRO STRADE,
 2° CILECCHIO, 
3° VILLAGGIO, 
4° GUERRAZZI, 
5° PUNTONE.



La finale, disputata con le luci artificiali della piazza accese ad integrare l’illuminazione ormai calante del sole, registrava una sola falsa partenza, ma ancora due cadute nei pressi della “solita” curva del tabaccaio (vittime Andrea Chessa su Orpen nel corso del secondo giro quando stava conducendo la gara, e Farris su Isopac nel corso della terza tornata, quando ormai la Viarella stava avviandosi a conquistare il suo quarto alloro nella competizione bientinese).



XXI PALIO DI SAN VALENTINO:

1^ VIARELLA (Walter Pusceddu su Aksent)

2° CENTRO STORICO (Elias Mannucci su Miulan)

3° CILECCHIO (Andrea Farris su Isopac)

4° QUATTRO STRADE (Andrea Chessa su Orpen)





www.collegiodeicapitani.it