martedì 18 agosto 2015

Verso il Palio 5) Per San Pietro una squadra di giovanissimi







E' una accoppiata di giovanissimi quella che difenderà i colori rosso verdi di San Pietro al Palio 2015. Dopo il cambio al vertice del comitato, con il rettore Alessandro Sabatini che ha preso in mano le redini del gruppo, toccherà di nuovo ad Alessandro Farris "Sentenza"cercare di rompere un digiuno che dura da troppo tempo. Per lui una annata sicuramente con tanti impegni in giro per l'Italia e un Palio che può solo migliorare, dopo una caduta che l'anno scorso ha interrotto una buona finale per i rossoverdi. 

BORSINO:

 



TEMA DI SFILATA



Asti, tra curtes e città: in compagnia di contadini, mercanti, dame e cavalieri



Asti, la città delle “cento torri”, conserva ancora una gradevole atmosfera medievale. Al suo interno è conservato un patrimonio artistico di rara bellezza, ricco di chiese, torri e caseforti – le cui denominazioni richiamano casati illustri –, di porte e di ampie piazze connotate da armoniose architetture. A testimonianza del nobile e prestigioso passato sono ancora riconoscibili in alcuni tratti le “belle mura nuove” (il recinto dei nobili), erette nel corso del Duecento: fino al 1190 infatti – secondo la testimonianza di Ogerio Alfieri – la città era ancora de sepis clausa, ovvero difesa da strutture mobili di legno e rovi . Nel XIV secolo fu necessario costruire un secondo recinto esterno nella zona meridionale e ad est della città, che sostituì il recinto delle Sepes, per inglobare e proteggere i popolosi sobborghi, ricchi di botteghe artigiane e laboratori manifatturieri sviluppatisi a ridosso di essa. Fu Luchino Visconti ad occuparsi del progetto e della realizzazione, quando, a metà del XIV secolo, fu per breve tempo signore della città. All’interno della duplice cerchia di mura vivono insieme artigiani, contadini, studenti, mercanti, nobili, accattoni, chierici, soldati e prostitute: tutti si incontrano per strada, nelle piazze, nei mercati e nelle botteghe. Ogni giorno, fin dal primo mattino, una gran quantità di persone e merci entra in città attraverso porta San Pietro, le strade cittadine iniziano ad animarsi, animali domestici transitano indisturbati, gli artigiani e i mercanti espongono le loro merci, gran parte delle attività si svolge all’aperto. In strada, come nei mercati di Piazza San Secondo o di Piazza delle Erbe, dove ora sorge Piazza Statuto, si può acquistare ogni genere di prodotti: dal pesce alla carne, dalla verdura al pane, ma anche utensili da cucina, attrezzi, stoffe, calze suolate, mercanzie esposte sui banchi dei mercati o presso le botteghe degli artigiani. Ad animare le strade provvedono poi strilloni pubblici, banditori e messi del Comune, uomini che trattano i loro affari per le vie e le piazze, mercanti che vengono da altre terre. Gli aristocratici, arricchitisi con l’attività commerciale e soprattutto con l’attività di prestito su pegno, si distinguono per lo sfarzo delle vesti e dei gioielli. Risiedono in sontuosi palazzi, le cui torri sono il simbolo del prestigio e della potenza della famiglia. Il corteo rosso verde ripercorre i momenti fondamentali della vita all’interno delle mura cittadine, rappresentando scene della quotidianità astigiana.