sabato 8 agosto 2015

Siena. verso il Palio di Agosto: ecco le strategie delle contrade



I fantini li conosciamo...i big si chiamano Mari, Tittia e Bruschelli, un gradino sotto ci sta il Bartoletti in compagnia del Ricceri, con Gingillo voglioso di porsi nuovamente al centro del gioco grosso. E poi ci sono i Sanna...i Murtas...i Caria...Girolamo...il Mulas..il Pusceddu, Turbine..il Pes, il Coghe figlio e l'erede di Gigi.

Assi o no...i fantini, fra vecchi campioni, ruggenti leoni, esperti mestieranti e giovani speranzosi, non mancano. Questa volta rischiano, semmai, di scarseggiare i cavalli.

Intendiamoci fra i soliti trenta che andranno alla tratta, dieci barberi, sani ed affidabili, alla fine i capitani li troveranno, ma, diciamola tutta, senza le punte e le certezze dello scorso luglio.

Morosita, dopo la splendida carriera nella Torre, sembra destinata a restare nella sua stalla (..fattrice?)...se così fosse Occolè, considerato di gran lunga il più forte, potrebbe essere scartato per manifesta superiorità, segnando anche la sorte del potente grigio Oppio che diversi fantini perseverano nel considerare soggetto di non facile lettura.

Si andrebbe, lo capite, verso un gruppo di cavalli più modesti, ma non per questo non in grado di alimentare le speranza dei popoli in carriera, offrendo alla gente sul Campo le emozioni che questa si attende.

Potremmo rivedere Polonsky, Querino. Forse Ondina e Osvaldo, dando nuovamente fiducia al cinque anni Roba e Macos, a Porto Alabe, Quit Gold, Mocambo e, perchè no?, a Mississippi, mentre su Obama Bin si addensano strane ombre. Si cercheranno, poi, fra i soggetti scartati a luglio, e ripresentati per la carriera dell'Assunta, quei due o tre barberi da far esordire, come da tradizione agostana, in Piazza.

Lascio ad altri il gioco sempre interessante ed intrigante delle possibili monte nelle dieci al canape, conscio questa volta come non mai, che sarà la tratta e quindi la sorte a segnare le scelte che muoveranno i fantini, a partire da quei due o tre sulla cresta dell'onda, e di pari passo le Contrade.

Possibile che il quadro sia quello che in diversi, come il nostro Zanibelli, già pronosticano ma non mi sorprenderei più di tanto se dovessimo assistere – morto e sepolto il valzer dei fantini – ad uno scatenato rock and roll che scompaginasse il mosaico che in tanti hanno già disegnato.

I giornalisti per dovere professionale, i contradaioli per gioco e per passione e i dieci Capitani, semplicemente, perchè una tela la stanno intessendo dall'inverno.

Vedremo, ma intanto questa attesa si fa sempre più fascinosa e trepidante.

Roberto Morrocchi (OKSIENA)