venerdì 14 agosto 2015

Verso il Palio 2) San Paolo "fortissimamente" vuole la vittoria





L'anno scorso ha mancato la vittoria per un soffio, ma quest'anno pare intenzionato a fare sul serio. Il rione oro e rosso cerca con forza la vittoria che manca in via Cavour dal 1993. L'accoppata è di prim'ordine, con un Walter Pusceddu in cerca di riscatto e un purosangue forse ancora più in forma che lo scorso anno. Serve un pizzico di fortuna, ma per il momento, con San Lazzaro, è questa l'accoppiata da battere.

BORSINO:





IL TEMA DI SFILATA

Gli stemmi e i simboli del rione San Paolo 




Il rione San Paolo, nella sfilata storica del Palio di Asti 2015, presenta e interpreta i colori che lo contraddistinguono: l’oro che, tra le virtù spirituali, simboleggia fede, clemenza, temperanza e giustizia e, tra quelle mondane, è segno di gaudio, splendore, sovranità e nobiltà; il rosso che, tra le virtù spirituali, rappresenta amore verso Dio e il prossimo e giustizia, mentre, tra quelle terrene, indica fierezza, autorità, coraggio e fortezza. Questi due colori sono sempre stati presenti sugli stendardi del Rione e costituiscono lo sfondo dei vari simboli che si sono succeduti negli anni. Sono invece mutate nel tempo le figure simboliche che ornano gli stendardi: nel primo stendardo campeggiava l’emblema imponente del grande apostolo San Paolo, protettore del rione, il quale reca la spada che rappresenta la parola di Dio e il libro che racchiude i suoi insegnamenti. Questo primo stemma fu sostituito, come si vede nel secondo stendardo, da un braciere ardente di fuoco vivido. Il fuoco è un frammento di sole sulla Terra, è energia che genera luce, risveglia l’animo umano, è trasformazione e distruzione che purifica e rigenera: tra le virtù, rappresenta la fede, la carità e la giustizia nonché l’amore, la nobiltà e lo splendore. Nel terzo stendardo compare, circondato da fiamme guizzanti, uno scudo portante i colori oro e rosso divisi da merlatura. Lo accompagnano gli stemmi di alcune nobili casate astesi che nel Rione San Paolo avevano le proprie residenze: i Solaro, i Guttuari, i Catena, gli Alfieri e gli Astesano. Nel nuovo vessillo, alla sua prima uscita in sfilata, è rappresentata l’araba fenice, il mitico uccello che risorge dalle proprie ceneri e simboleggia la forza vitale che mai muore, ma si rinnova continuamente dalle avversità.