martedì 28 gennaio 2014

Clerico: "Felice per la rielezione, ora bisogna pensare ai giovani"


C'è grande gioia e grande felicità nell'appena rieletto Capitano del Palio Enzo Clerico, dopo la riconferma di venerdì scorso arrivata con ventiquattro voti a favore e un solo contrario.
Un risultato straordinario: basti pensare che per arrivare a un plebiscito simile di fiducia bisogna scavare nella storia del Palio fino ai primi anni '90, all'epoca del mandato di Andrea Sodano.

E' un risultato ancora più straordinario se si pensa al Palio difficile che Enzo Clerico, alla sua prima esperienza, ha dovuto affrontare: un Palio che ha riservato momenti drammatici e un'altrettanto difficile decisione, unica nel suo genere. Ma molto probabilmente anche la decisione della scorsa settimana sta ad indicare la grande compattezza e l'unità di intenti che il Palio riesce a trovare quando deve affrontare momenti complicati.
"Davvero non mi aspettavo una fiducia così grande da parte di tutto il mondo del Palio - sono le prime parole del Capitano del Palio il giorno dopo la riconferma- davvero voglio ringraziare tutti coloro che mi hanno dato la propria stima e il proprio apprezzamento. Ora voglio lavorare ancora più duramente per mantenere questo rapporto che ho costruito in questo primo anno di mandato".
Sono principalmente due le direttive su cui il capitano del Palio vuole intervenire nel 2014. Il primo, è "un dialogo costante con tutto il mondo del Palio, a tutti i livelli. Troppo spesso il Capitano del Palio si interfaccia solo con i vertici dei comitati palio, e trascura invece la base, quei tantissimi ragazzi, che si impegnano tutto l'anno per il proprio borgo. Faccio un esempio: nel 2013 sono stato tentato molte volte, soprattutto nelle sere estive, di andare a salutare i vari ragazzi che si allenavano per il Paliotto. Sentivo i tamburi e mi dicevo "perché non faccio un salto e vado a salutarli". Ora penso che , in accordo con i vari rettori, lo farò, Voglio stringere un rapporto più stretto con loro, sentire le loro esigenze e cercare di farmi interprete anche dei loro problemi".
Un altro settore su cui il Capitano vuole investire molto è quello del gruppo del Capitano: "Tutto è nato agli Stati Generali del Palio, a marzo, quando è stato fatto notare che il gruppo del Capitano, specialmente i cavalieri eletti avevano una funzione nel mondo del Palio che sostanzialmente poco sfruttata fino ad allora. Da quel giorno ho voluto costruire un gruppo di giovani solido e ben affiatato. Molti di loro mi hanno accompagnato in giro nei vari impegni palieschi di tutto l'anno, e sono partecipi delle decisioni che prendo, Sono fortemente convinto che al Palio serva un vivaio di giovani importante: in un futuro ci saranno persone esperte e con la giusta maturità tra cui cercare un futuro Capitano del Palio, cresciute nell'amore della Festa ma non  all'ombra di qualche comitato Palio, com'è giusto che sia per una figura come la nostra".
Per quanto riguarda il regolamento del Palio, invece, ci sono alcune modifiche da fare nel corso del 2014: "Lavoreremo insieme alla commissione proposta dal Collegio dei Rettori: credo che si possano disciplinare con maggiore chiarezza alcuni articoli del regolamento del Palio che a volte comportano ancora un po'n di confusione quando vengono applicati. Non mi riferisco solo alla corsa: per esempio, nel corteo storico, non viene regolamentato in maniera esaustiva il fatto se ad ogni cavallo deve essere accoppiato il proprio palafreniere. Io sposo questa tesi, in maniera da rendere più sicuro ogni aspetto del Palio".
In settimana, l'Assessore al Palio Alberto Pasta nominerà i due magistrati che affiancheranno Clerico (attualmente sono Fabio Carosso e Michele Gandolfo). Dopo questa ultima nomina, il Capitano sarà pienamente attivo nel suo mandato, e a noi non resta che augurargli buon lavoro a favore di tutto il mondo del Palio per questo 2014.