martedì 14 gennaio 2014

Bruschelli a Tanaro. Rasero: "Corono l'ambizione di una vita"


E' fatta: Luigi Bruschelli sarà il fantino di Tanaro per il 2014. La conferma è arrivata oggi dopo che domenica l'imperatore di Vagliano è sceso ad Asti per formalizzare l'accordo con il rettore e la dirigenza bianco celeste. Le voci che davano in avvicinamento Trecciolino al borgo fluviale si rincorrevano già da qualche tempo, ma solo domenica le trattative hanno ufficializzato la monta in maniera definitiva.
"Con Luigi corono uno dei sogni della mia vita - ha detto Maurizio Rasero, rettore di Tanaro, dopo la stipula del contratto - senza togliere nulla a tanti altri fantini, per me avere Bruschelli con la giubba di Tanaro è sempre stato un mio traguardo: lo considero un grandissimo professionista ed averlo con noi è un grandissimo onore".


E' stata molto lunga la giornata di domenica di Bruschelli a Tanaro: dopo aver infatti formalizzato gli accordi con la commissione cavallo e la dirigenza tanarina, il fantino si è fermato a pranzo a casa Rasero, per un conviviale a cui sono stati invitati tutti gli ex rettori del borgo Tanaro. "Proprio perché per me Luigi Bruschelli rappresenta una svolta epocale - spiega Rasero - ho voluto con me tutte le persone che negli anni hanno avuto l'onore di guidare il borgo Tanaro. E' stato toccante avere con me rettori come  Fassi, Roberto Rasero, Rubba, Sabatini, Fenoglio, Fassone e Dal Rovere. Da piccolo avevo visto mio zio, Carlo Rasero "Durin" montare il grande Aceto. E il mio pallino è stato quello di eguagliarlo montando il numero uno di oggi. Il sogno della mia vita, invece, era quello di vincere il Palio, e io ne ho vinti due".



"Con Bruschelli - continua Rasero - c'era già un rapporto di stima che proseguiva negli anni: abbiamo avuto tantissime occasioni per conoscerci e apprezzarci, anche se le nostre strade non si sono mai incrociate in maniera diretta come oggi".
Con Bruschelli a cavallo, Tanaro pensa di fare sul serio per il prossimo palio: "Siamo molto concentrati sul nostro obiettivo, che ovviamente è quello di vincere il Palio. Anzi non voglio neanche sprecare energie per dare un messaggio ai rivali: quest'anno pensiamo a noi e la nostra felicità sarà la loro delusione".