lunedì 20 gennaio 2014

Bruschelli: "Tanaro è un grande borgo, torno per fare un grande risultato"

"Tanaro è un borgo importante, aperto ai giovani e con tante idee. E' per questo che mi è subito piaciuta l'idea di venire a montare lì". Così afferma Luigi Bruschelli, il fantino più titolato dei nostri tempi, nel raccontare le ragioni che lo hanno spinto a tornare al Palio di Asti e scegliere la casacca di Tanaro.
"Tanaro mi ha sempre colpito - confessa - nelle diverse partecipazioni che ho avuto al Palio di Asti ho sempre notato la tribuna piena di giovani. Tanto entusiasmo e tanta partecipazione. E' stato uno dei fattori determinanti che mi hanno fatto scegliere il borgo bianco azzurro".
Un borgo importante, quello di Tanaro che ha una strategia ben precisa per il Palio di settembre: "Certamente c'è anche una nemica in piazza, ma d'altra parte questo è uno degli aspetti del Palio. C'è più pressione, certo, ma noi faremo le nostre strategie e gli altri le loro, ma questo non ci spaventa".
Insomma, Bruschelli torna ad Asti e vuole fare sul serio, a partire dal cavallo: "Ho fatto recentemente un investimento importante per un purosangue, un soggetto che potrebbe essere in lizza per settembre. Però è ancora presto, e quindi magari ci saranno anche altri cavalli che si aggiungeranno nel corso dell'anno che potrei presentare a settembre. C'è tutto il tempo per lavorarci".
Ad Asti, Trecciolino non ha mai vinto: "A dire la verità, non ci ho mai investito tanto a livello personale: tante volte mi sono presentato come cavallante. Con Ergo Song ho vinto nel 2004, Giuseppe (Zedde ndr) ha vinto due volte, altrettanto Giovanni, ma io mai direttamente. Quest'anno sono motivato e convinto e vengo ad Asti per fare un grande risultato". Non pronuncia mai la parola "vincere" Bruschelli, ma l'obiettivo suo e di Tanaro è ovvio che sia questo.
Un ultimo pensiero legato al nostro Palio: "Trovo che Asti negli ultimi anni la corsa sia diventata molto più competitiva: è forse la pista che ha sofferto meno i cambiamenti, non ha mai introdotto i mezzosangue e il meccanismo delle batterie e la finale davvero è una incognita per molte strategie. Inoltre è un Palio difficile: ventuno contendenti, anche solo per una questione numerica, fanno sì che imporsi ad Asti possa essere molto arduo".