venerdì 3 gennaio 2014

2014, anno di ricorsi in tribunale. A Legnano Pusceddu chiede un risarcimento di 25 mila euro



Dopo il ricorso al Tar di Jonatha Bartoletti, fantino di Santa Maria Nuova escluso dal Palio di Asti per 10 anni, arrivano anche i particolari riguardo a un'altra causa, quella che vede coinvolto Pusceddu al Palio di Legano. Il fantino infatti chiede l'annullamento della squalifica a vita e richiesta danni per 25mila euro: la squalifica era arrivata in seguito a una rissa ai box con il fantino Andrea Coghe. La richiesta è arrivata nella forma di un ricorso al Tar della Lombardia e per questo motivo, in una delle ultime riunioni di giunta, il Comune ha deciso di costituirsi in giudizio per evitare, in ultima analisi, di trovarsi a risarcire il danno preteso.

Il primo ricorso al Tribunale amministrativo regionale promosso da Pusceddu era stato notificato al Comune l’11 ottobre e aveva come oggetto l’impugnazione: il 12 novembre, poi, è stato notificato un secondo ricorso al Tar promosso dallo stesso Pusceddu per l’annullamento della sanzione della squalifica a vita. Inoltre, Pusceddu ha presentato anche istanza risarcimento del danno che la squalifica gli comporterebbe, quantificato in 25mila euro.

Il ricorso farà chiarezza anche su alcuni aspetti procedurali della vicenda, che potrebbero interessare anche Asti, dove si dovrà affrontare  abreve una analoga questione: ovvero se su una decisione di un organo giudicante iure proprio come quello del Palio possano valere le decisioni della magistratura ordinaria. 

La Giunta legnanese ha infatti  puntualizzato che "L'atto con cui è stata applicata la sanzione promana da un soggetto terzo rispetto al Comune di Legnano e precisamente dal Collegio dei Magistrati del Palio, di cui fa parte il Sindaco in veste di Supremo Magistrato delle Contrade e non di rappresentante dell'Amministrazione Comunale".
La sentenza farà chiarezza su un aspetto fondamentale nei rapporti tra il Comune e il Palio, ovvero il ruolo del sindaco all'interno della manifestazione.