domenica 5 maggio 2013

Fucecchio: Angelo De Pau ( vincitore ad Asti per San Silvestro nel 1992) vuole tornare a correre

E chissà, nonostante i suoi 52 anni, che non possa tornare nuovamente a scrivere un’altra pagina in corsa. Angelo De Pau, conosciuto come Il Nano, ha il record di successi in Buca d’Andrea. Ben 3 vittorie come il mitico Beppe Pes. Nel 1991 arrivò il primo cencio con Sant’Andrea su Ulita Deis e l’anno dopo un’altra splendida vittoria con lo stesso cavallo per Porta Bernarda. Ma il terzo e ultimo capolavoro è datato 1997 alla Querciola, quando a sorpresa corse per la contrada arancioverde congliendo il successo con Jalmood The Best.

Da quel momento è iniziato anche un grande rapporto di stima e amicizia con l’ex capitano querciolino Gino Colibazzi, che prosegue ancora oggi a distanza di sedici anni dall’ultima vittoria. «Non sono ancora un pensionato – racconta Angelo De Pau – del resto ho la fortuna di fare un lavoro che mi piace e mi dà grande soddisfazione. Sogno ancora oggi di riuscire a centrare la quarta vittoria a Fucecchio e chissà che qualcuno non pensi proprio a me per il Palio di maggio. Sarei felicissimo di poter tornare in una corsa che mi ha già regalato emozioni. Ho grandi motivazioni ed esperienza. Datemi un cavallo e vi farò volare».

Angelo De Pau, oltre alle vittorie di Fucecchio, vanta tanti altri successi in molte manifestazioni di alto livello tra cui anche il Palio Asti. E meno di un anno fa ha realizzato un piccolo capolavoro a Casole d’Elsa con Nottifrimmesmai, il cavallo di proprietà della contrada Querciola. «Continuo ancora oggi a lavorare con grande impegno e passione – prosegue De Pau – correndo e soprattutto allenando i cavalli. Recentemente mi sono dilettanto anche in veste di mossiere, ma io sono e resto un fantino».

Tanti i ricordi e gli aneddoti storici. Il primo riguarda la vittoria con Sant’Andrea. «Una bella realtà – prosegue Il Nano – ma soprattutto una contrada storica che ha una bella tradizione in città». Ma il capolavoro è stata la vittoria del 1997 per Querciola, dopo il bis con Porta Bernarda. «Fino ad un mese prima del Palio – continua – dovevo montare per la Ferruzza. Purtroppo venni scaricato all’ultimo e finii alla Querciola. Avevo una rabbia agonistica così forte che sicuramente ha fatto la differenza in corsa. Ricordo ancora che, con un pizzico di ironia, mi rivolsi all’allora mossiere Matteucci e gli dissi che avrebbe potuto dare la partenza quando meglio credeva, tanto in pista non ce ne sarebbe stato per nessuno. E quel giorno toccò proprio a me». Per Querciola si è trattata dell’ultima vittoria, ma il rapporto con De Pau è rimasto forte. «Questa contrada rappresenta per me una seconda famiglia – conclude Il Nano – e con Gino Colibazzi, l’ex capitano, abbiamo un rapporto quasi fraterno. Per me è molto più di un amico e quando posso vado volentieri in contrada a trovarlo. Se ci sarò per il Palio? Sicuramente».

www.collegiodeicapitani.it