venerdì 10 luglio 2015

Siena, sequestrati i cavalli a Bruschelli per presunte violazioni al protocollo equino





Il Nucleo Investigativo del Corpo Forestale dello Stato di Siena, ieri mattina ha dato esecuzione ad un provvedimento del Sostituto Procuratore della Repubblica Aldo Natalini, finalizzato al sequestro di tre cavalli da corsa e contestuale ispezione dell’allevamento dove erano detenuti, situato in Comune di Castelnuovo Berardenga.

L’attività è stata condotta unitamente a personale della Direzione Generale per la Promozione della Qualità Agroalimentare e dell’Ippica, Anagrafe Equina e benessere animale del cavallo sportivo, del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (già UNIRE) organismo preposto, tra l’altro, alla gestione del libro genealogico dei cavalli sportivi.

Il sequestro probatorio si è reso necessario in quanto sono state accertate operazioni di illecita sostituzione di cavalli “mezzo sangue” (anglo-arabi) – unici consentiti alla corsa del Palio di Siena - con cavalli purosangue inglese (PSI) – non ammessi alla corsa del Palio - a mezzo di rimozione dei microchip identificativi, con conseguente falsificazione dell’identità dei cavalli.
I cavalli fittiziamente dichiarati “mezzo sangue”, ma in realtà PSI, erano presenti nell’elenco dei soggetti ammessi all’Albo Cavalli Protocollo 2015.
Nel corso delle operazioni il personale del Ministero delle Politiche Agricole ha provveduto a prelevare campioni ematici dai tre cavalli sequestrati, finalizzati alla successiva effettuazione del test del DNA; gli animali sono stati lasciati in consegna ad uno degli indagati.

Per i fatti sopra esposti sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria i possessori dei cavalli stabiliti nel senese, per ipotesi di reato di falso e maltrattamento di animali.

“L'Amministrazione Comunale ha ricevuto in data odierna, in qualità di parte offesa-danneggiata dal reato, la comunicazione del provvedimento di sequestro di tre cavalli effettuato dalla Procura della Repubblica di Siena - questa la replica del Comune di Siena - il provvedimento riguarda indagini in corso per varie ipotesi di reato relative ad operazioni di illecita sostituzione di "mezzo sangue" con "purosangue", questi ultimi esclusi per regolamento comunale dalla partecipazione al percorso di addestramento e selezione per il Palio. Ove l’accertamento dei reati venisse confermato, si tratterebbe di una grave violazione delle regole, dell'immagine e dell'etica del Palio, assolutamente contraria agli obiettivi di sicurezza e moralità che la nostra Festa si è data.
Quanto denunciato dall'Autorità Giudiziaria è anche il frutto dell'azione di controllo messa in atto dall'Amministrazione Comunale che, concordemente con i veterinari comunali incaricati, si era rivolta al Ministero per le politiche agricole e forestali, titolare dell’anagrafe equina, allo scopo di compiere accertamenti sul DNA dei cavalli iscritti all’Albo che non presentavano segni di riconoscimento particolari. Ciò conferma l'accuratezza e l'efficienza delle procedure messe in atto per garantire la scelta di cavalli adeguati per correre il Palio di Siena, sia per parametri biometrici ottimali che per allenamento ed addestramento. Nei prossimi giorni il Comune valuterà l’opportunità di intraprendere tutte le azioni legali del caso”.