giovedì 16 luglio 2015

Palio, potrebbe arrivare il modello "Asti Musica"


Si è parlato, anche se solo marginalmente, del Palio durante la conferenza stampa di Asti Musica in programma questa mattina al Teatro Alfieri.


I relatori, tra cui Massimo Cotto, assessore alla cultura con delega al Palio e Paolo Bagnadentro, presidente Asp e già Capitano del Palio, hanno parlato del nuovo modello organizzativo di Asti Musica, quest'anno organizzata dall'ASP con l'intervento di sponsor privati, paventando l'estensione del modello anche per altri grandi eventi astigiani, in primis la corsa di settembre.
"Credo che questo modello - ha affermato Paolo Bagnadentro - possa fare da apripista per tutti gli altri grandi eventi della nostra città. La sinergia pubblico privata è ormai essenziale in questi tempi dove le finanze comunali sono costrette a fare le nozze con i fichi "secchissimi", e le possibilità di interento da parte del capitale privato possono permettere tempi e modalità di rilancio in tempi più celeri di quelli pubblici".
Nello specifico, il Palio soffre ormai da anni di un deficit di bilancio che costringe l'Amministrazione Pubblica a barcamenarsi nelle pieghe del bilancio per trovare i fondi per la sua attuazione. L'intervento di un capitale privato (non la stessa Asp, ma comunque adottando un modello di concertazione simile a quello utilizzato per la rassegna musicale) permetterebbe sicuramente un respiro più ampio alla Festa, che però, come era già stato annunciato dallo stesso assessore al Palio, deve rivedere alcuni aspetti per essere più appetibile dal punto di vista turistico.
"Esiste già da anni un progetto di rilancio della manifestazione - ha sottolineato Bagnadentro . il Palio non può più permettersi di essere un evento circoscritto, ma deve essere un periodo di festa legato ad iniziative spalmate su un arco di tempo più ampio".
Insomma, potrebbe essere questa la strada giusta per la Festa? I risultati di Asti Musica, pur nelle ovvie differenze tra i due eventi, sono stati incoraggianti. Magari se ne parlerà quest'inverno, dove, complici le sicure peripezie di bilancio, il discorso riaffiorerà di certo.