venerdì 31 luglio 2015

Legnano sogna la pista al Castello



Un incontro informale per ringraziare i giornalisti per il supporto dato alle attività del Collegio e “chiudere” la propria esperienza nelle vesti di Gran Maestro lasciando a chi verrà dopo di lui il “sogno” della pista al Castello.

Romano Colombo si è infatti soffermato più volte sulla proposta, pur comprendendo bene come sia difficile per l’amministrazione comunale, in questi tempi di crisi, affrontare la questione: “Capisco benissimo tutti i problemi che pressano chi governa la città, e non mi aspetto certo di vedere la pista al Castello pronta nei prossimi giorni. Voglio semplicemente mettere sul tavolo la possibilità di dare al nostro Palio quella degna cornice che aspetta da tempo, a maggior ragione dopo che gli argini sono stati alzati e l’area messa in sicurezza. Prima della conclusione del mio mandato, nei primi giorni di settembre, organizzeremo un dibattito dove mettere a confronto le varie idee, alla presenza delle autorità competenti e dei tecnici.”

Ha poi continuato mettendo nero su bianco le proprie idee in proposito: “Il Palio di Legnano è un valore aggiunto della città, e dobbiamo fare in modo che anche l’eventuale realizzazione della pista sia per la città un valore aggiunto. Non deve essere infatti, solo ed esclusivamente lo spazio dove disputare la corsa il giorno del Palio, ma uno spazio polifunzionale a disposizione della città per lo svolgimento di tanti tipi di manifestazioni (feste, concerti, competizioni…). E bisogna riuscire a farlo senza che l’Amministrazione spenda un euro in più di quello che oggi investe per il Palio. Con un buon finanziamento e magari qualche contributo da parte di Enti pubblici si potrebbe arrivare ad avere un impatto costi uguale a zero. L’amministrazione ha fatto un buon lavoro sull’isola, la pista potrebbe seguire la stessa logica progettuale alzando ulteriormente il rilevato esterno dove oggi corre la pedonale e abbassando il piano interno, ottenendo così un’arena, anfiteatro, senza grandi costi, non invasiva a livello paesaggistico e con costi di manutenzione contenuti.”

Il Gran Maestro uscente (che ha riaffermato più volte l’intenzione di non ricandidarsi per un terzo mandato), ha poi ricordato le principali attività dei suoi quattro anni nella prestigiosa carica: dalle Idee in Palio rivolte alle scuole alle corse organizzate pre-Palio, impegnative e portate a buon fine grazie agli sponsor e al lavoro di tanti collaboratori del Collegio e delle Contrade.

Per arrivare ai giorni nostri col numero speciale del Carroccio e la mostra dei costumi al Castello, passando per gli incontri culturali e la preziosa collaborazione con l’Accademia di Brera, senza dimenticare le situazioni d’emergenza con la raccolta fondi per i terremotati di Finale Emilia e, proprio quest’anno, per le popolazioni del Nepal duramente colpite dal sisma. Per finire con il crescente successo della Provaccia, che nel 2015 ha superato il record di presenze e di incassi.



Dopo aver ribadito lo spirito di fattiva collaborazione coi due sindaci (Vitali e Centinaio), il Cavaliere del Carroccio e la Famiglia Legnanese, e fatto gli auguri al suo successore, Romano Colombo ha concluso dichiarando che “Il Palio è una scuola di vita, come non mi è mai capitato di trovare in altri contesti associativi. Il ricordo più bello che conservo è quello del giorno della mia investitura, in una chiesa di Sant’Ambrogio resa ancor più magica dalla neve. Non potrò mai dimenticare le spade dei capitani che si alzavano per gli Onori al Gran Maestro!”.