giovedì 27 novembre 2014

Scassa: "Da rettore per un cambio generazionale al Don Bosco"


"E' un grande onore essere stato eletto rettore del Rione Don Bosco. Cercherò di ricoprire questo ruolo al massimo delle mie capacità, mettendoci la faccia e cercando di rappresentare al meglio il io gruppo, nellle cose positive, ma anche, se dovesse capitare, negli errori".
Il Collegio dei Rettori si arricchisce di un altro rettore under 40, Marco Scassa, che dopo Flavio Arnone, Daniele Bruzzone, Alessandro Sabatini e Alberto Rasero va a ringiovanire il mondo del Palio. "Comprendo appieno che la mia elezione è stata un passo importante per il mio borgo, ma credo che sia maturata in tutti, soprattutto negli "anziani" del comitato come Gerry Malpede, Marina Brondolo, Maddalena Spessa e Franco Brignolo, a cui va il mio ringraziamento per tutto quello che hanno fatto fin qui, di un cambio di passo. La nostra generazione di giovani borghigiani, che io rappresento cercherà di non dissipare il lavoro fatto fino ad oggi ma di continuare sulla strada intrapresa in questi ultimi cercando di coinvolgere e avvicinare il borgo al territorio".
Il nuovo rettore, inoltre, sostiene di avere diversi progetti da mettere in campo nei prossimi mesi: "Idee in testa ne ho tantissime, ora vedremo quante ne riusciremo a realizzare. Sicuramente uno degli eventi che dovrà essere riproposto sarà quello della Festa del Borgo, che abbiamo fatto per la prima volta l'anno scorso nel nostro parco, e che si è rivelata un successo oltre ogni aspettativa".
Anche la ricerca di una sede, per Scassa, dovrà essere una priorità di quest'anno: " Siamo alla ricerca di una struttura che possa essere adatta alle nostre esigenze: quest'anno abbiamo gestito, in collaborazione con i salesiani, l'oratorio per la settimana del Palio, in maniera da far vivere ai più piccoli l'atmosfera della Festa. Ma non basta: dobbiamo fare di più e cercare una sistemazione per gli sviluppi futuri".
Scassa vorrà interpretare il ruolo di rettore come massima espressione del Comitato: "Ho deciso di metterci la faccia, e se servirà, sarò anche il "capro espiatorio" del mio comitato: queste cose le ho dette chiaramente in sede la sera della mia elezione, ma intendo portarle avanti con determinazione per tutte e due gli anni del mio mandato".
Per quanto riguarda la scelta di cavallo e fantino, il neo rettore, affermando che l'obiettivo più importante è quello di portare a casa il Palio, conferma sostanzialmente la fiducia a Fais. "Con lui, sostiene, abbiamo trovato un ottimo rapporto, e anche il cavallo che abbiamo portato al canapo lo scorso anno faceva paura a molti. Credo che molto probabilmente, se il comitato è d'accordo, proseguiremo su questa strada". Un ultimo pensiero sul Collegio dei Rettori: "Credo che sia importante il lavoro fatto fino a qui da parte del Collegio. Spero anche che l'ingresso di forze giovani come le mie possa dare una nuova linfa al Collegio dei Rettori per portare avanti le proprie iniziative a favore del Palio".