giovedì 13 novembre 2014

Carlo Biamino: "Un borgo che vuole aggregare sempre di più"


"Vogliamo cercare di aggregare sempre di più, cercando di dare incarichi anche alle persone che all'interno del Comitato non hanno partecipato in maniera intensa alle decisioni del borgo negli ultimi anni".

Sono queste le parole d'ordine di Carlo Biamino, rettore del borgo San Lazzaro appena rieletto per un nuovo mandato. Biamino nella sua politica di apertura alle nuove leve di San Lazzaro, ha sempre cercato di condividere al massimo quella che è la gestione del comitato. "Molto è stato fatto - dice - ma si può fare sempre di più. Quest'anno per la prima volta, il rettore sarà affiancato da tre vicerettori, Marco Grasso, Remigio Durizzotto e Silvio Quirico, che si occuperanno ognuno di un aspetto peculiare del comitato Palio. Questo verrà fatto per non lasciare da solo il rettore nelle sue decisioni  e per permettere di condividere con lui consigli e suggerimenti anche durante i consigli del Palio".
Per quanto riguarda la scelta per la corsa, la monta di Giuseppe Zedde non pare essere messa in discussione: "Sul fantino, al momento, San Lazzaro non può immaginarsi nessun altro che non sia Gingillo". Su di lui, recentemente, pesano i "veti" di un ex rettore, Maurizio Rasero di Tanaro. "Conosco la situazione e ne ho parlato con Rasero a quattr'occhi. In ogni caso San Lazzaro farà sempre le proprie decisioni, indipendentemente dal merito di ogni eventuale fattore esterno".
Biamino, tra gli altri, è stato uno dei più vivaci animatori delle attività del Collegio dei Rettori negli ultimi anni. Cosa ne pensa  di quello che si sta profilando nel mondo del Palio? " Credo che sia un discorso abbastanza difficile - risponde . da una parte c'è la volontà di fare di più e meglio, dall'altra, invece, c'è la consapevolezza che si lavora sempre in pochi e i carichi di lavoro sono difficili da sopportare. Io credo che bisogna andare verso un'ottica di professionalizzazione degli incarichi all'interno del Palio: i rettori possono dare un indirizzo di gestione, ma non possono più di certo fornire la manodopera o la forza lavoro".