sabato 29 marzo 2014

"Quel Palio virtuale per ricordare le mie origini"


A volte, il bello di un giornale è trovare storie e persone diverse. Storie e persone che magari lontane da noi, ma che hanno in comune una grande passione, quella del Palio.
Ed è la grande passione del Palio che ha fatto sì che Antonio Raffanelli, senese di nascita ma da tempo emigrato, ha contattato la redazione del Canapo per raccontare un piccolo, grande progetto che dimostra quello che è l'amore di un contradaiolo per le sue origini.
Raffanelli ha costruito su Internet un Palio virtuale, raggiungibile a questo indirizzo, dove ognuno può divertirsi a correre una carriera simulata. "Ho utilizzato le conoscenze di html5 per programmare la corsa - racconta - 
il programma casualmente sceglie le 10 contrade che correranno, sempre casualmente verranno chiamate ed entreranno tra i canapi. Dopo la mossa , che avviene con la contrada di rincorsa, ogni cavallo cercherà di arrivare primo. Dopo i 4 colpi del mortaretto il programma cercherà su Wikipedia le informazioni della vincitrice. Quindi la vittoria è sempre assolutamente casuale".

Un progetto, come dicevamo, nato dal suo grande amore per il Palio e la città di Siena: "Sono nato a Siena e almeno una volta all’anno vengo a vedere il Palio.Ho ancora una casa nella contrada dell’Istrice ereditata da mia Nonna, sono nato all’ospedale davanti al Duomo nel 65 e battezzato lì , nella cappella dell’ospedale, come facevano una volta. Se non sbaglio sarei quindi della contrada della Selva.
Ma sin da piccolo, andando ad abitare in una città versiliese, ho sempre combattuto tra la voglia di essere senese e la voglia di vivere il mare. Ho quindi riassunto il tutto in una contrada : la mia contrada .... l’Onda con il suo delfino. Il mio sogno è sempre stato quello di dipingere un Palio, ma , essendo la cosa non facilmente realizzabile, ho voluto convogliare le mie energie in un qualcosa che mi facesse consolidare le mie radici senesi: ecco che mi è nata l’idea di ricostruire la carriera del Palio virtualmente, cercando di riprodurre i suoni e le immagini che ho in mente degli ultimi atti dell’assegnazione del Palio"