domenica 14 aprile 2013

Palii e doping, Ferrara virtuosa

Venerdì scorso si è tenuta a Bologna, presso gli uffici della Regione Emilia Romagna, una riunione tra il presidente dell’Associazione Emilia-Romagna Rievocazioni Storiche (Aerrs), il ferrarese Giannantonio Braghiroli, il funzionario del Comune di Faenza Ghetti (in rappresentanza della Federazione Italiana Giochi Storici) e la dirigenza del Servizio Veterinario Regionale, rappresentata dai dottori Diegoli e Squintani, a cui è delegata la sorveglianza e il monitoraggio sull’impiego di sostanze illecite in zootecnia, oltre che tecnici e veterinari Asl.

L’incontro, sollecitato da Aerrs e Comune di Faenza, ha avuto l’obiettivo di condividere e rendere immediatamente attuabili le modalità di controllo delle sostanze dopanti nelle gare con equidi. Il Presidente Aerrs Braghiroli ha, in premessa, dichiarato soddisfazione sul fatto che, finalmente, linee guida siano state emesse in modo ufficiale, in quanto la principale, e mai sopita, attenzione degli organizzatori di Palii, Giostre e Quintane iscritti alla Associazione regionale è rivolta al benessere degli animali coinvolti nelle loro manifestazioni, benessere che resta in modo chiaro ed inequivocabile il loro obiettivo primario. Si è però rimarcato il fatto che, di fronte al tradizionale calendario delle Manifestazioni in regione, si sarebbero potuti coordinare preventivamente i lavori, in modo che i vari organizzatori fossero a conoscenza che alcuni protocolli non sarebbero più stati accettati, tra tutti quello del Niballo-Palio di Faenza, che prevede la collaborazione di veterinari esterni all’Asl ed un diverso e consolidato iter per le analisi, nonché dubbi sulla scelta dei laboratori abilitati e certificati.

Dall’incontro è emerso pure che l’applicazione delle norme che la D.G.R. n.1703/2012 dispone, costituisce un ulteriore riconoscimento della virtuosità delle procedure che i Comitati Organizzatori e le Contrade del Palio di Ferrara, del Niballo – Palio di Faenza e del Palio di San secondo Parmense applicano da tempo, procedure che sono sostanzialmente riproposte nella norma appena approvata. Le uniche perplessità, peraltro condivise da tutti i presenti, riguardano il laboratorio che realizzerà le analisi e che nella norma è indicato come il Laboratorio Zootecnico regionale, ma che invece potrebbe essere quello dell’Unire. Importante chiarimento è stato quello relativo alle sostanze che verranno ricercate e che faranno riferimento all’elenco predisposto da Unire. In chiusura reciproca soddisfazione per il proficuo lavoro svolto, che ci si è augurato possa essere punto di partenza per nuove ed importanti collaborazioni e sinergie.

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