Ecco le nostre pagelle:
TITTIA 10 (per il Palio) 3 (per gli ultimi 50 metri): Voto doppio per il vincitore del Palio. Dieci perché riesce a scuffiare la contrada giallo rossa, e crea e gestisce un Palio da protagonista, nonostante il nervosismo e le lungaggini della batteria. Ma gli ultimi dieci secondi di Palio sono da cardiopalma, e se la vittoria sfumava dalle mani di Legnarello saremmo qui a scrivere ben altri commenti. Ma il Palio è quella sottile linea rossa tra il trionfo e il fallimento, e ieri è stato il suo giorno fortunato.
BRIO 7: Non poteva succedere, ma se succedeva.... Risparmia il cavallo in batteria, rincorre in finale. Ciò nonostante, arriva a pochi centimetri dalla beffa del secolo.
VELLUTO 6 e mezzo: Quello che deve fare nelle strategie del Palio lo fa bene. Si guadagna la finale senza pericoli e poi si dedica a Sant'Erasmo, portando la contrada bianco azzurra a spasso. E davanti la strada è spianata per Tittia.
GINGILLO 5: Molto bene in batteria, che conquista agevolmente. Male in finale, perennemente in balia di San Domenico.
BRIGANTE 5: Parte lunghissimo, abdicando subito alle speranze di qualificazione. Per il resto condivide le retrovie della prima batteria, infilato poi da San Magno.
SENTENZA 6: Prova a lottare per la finale, ma senza speranze. Poco altro da segnalare nel suo Palio
AMSICORA 5: In tre si poteva e doveva fare di più, in più c'era la rivale fuori dai giochi. Il cavallo però ha tradito le attese.
SCOMPIGLIO sv: Nomen omen. Scompiglio tra i canapi per quasi un'ora, con il risultato che una delle accoppiate più attese del Palio non fa nemmeno un metro di gara.