sabato 26 luglio 2014

Milone: "Il mio sogno è la mossa ad Asti"


Stasera sarà la seconda volta di Gennaro Milone alla mossa delle corse del Collegio dei Rettori allo stadio Censin Bosia di Asti, dopo la prima esperienza di maggio. Un grande attestato di fiducia per il mossiere legnanese, che in un futuro spera di salire sul verrocchio più importante, quello di Asti.
"Sono molto contento di questa stima da parte del Collegio dei Rettori - afferma Milone - una scelta che è seguita, a quanto pare, dalla buona impressione che ho fatto nelle corse dello scorso maggio. Questo mi fa doppiamente piacere".
Milone, classe 1962, già capitano della contrada di San Martino a Legnano, ha già un palmares di tutti rispetto nelle corse e nei palii italiani: quest'anno ha già dato la mossa a Ferrara, a Fucecchio e il prossimo appuntamento sarà quello di Feltre. 
"Ovviamente il sogno sarebbe quello di dare la mossa un giorno ad Asti - racconta - il vostro è un Palio importante e prestigioso, e sarebbe l'ovvio coronamento della carriera di qualsiasi mossiere. Per intanto mi accontento della mossa di questa sera. al canapo ci sono nomi importanti e tanti cavalli interessanti: quasi un test generale del Palio di settembre, e ringrazio chi mi ha voluto affidare una mossa così delicata".
Fantasticando un po' abbiamo chiesto al mossiere cosa porterebbe in una futura mossa ad Asti: "La mia priorità è sempre la sicurezza di cavalli e fantini: per questo suggerisco sempre, nei palii che faccio in giro per l'Italia di utilizzare un canapo con l'anima di metallo, uno strumento che dà maggiori garanzie di sicurezza e standard migliori alla partenza. In realtà si tratta di un canapo normale, al cui interno viene inserito un intreccio di metallo per conferirgli maggiore pesantezza: il peso totale della corda sfiora i 150 kg, ma ha una caduta praticamente perpendicolare, mentre il canapo normale tende ad avere l'effetto elastico, discostandosi dal verrocchio di circa 30 - 40 cm. Ad Asti con una partenza così' importante, potrebbe essere un accorgimento utile e necessario".
Sempre sulla piazza di Asti, un tempo definita "mangia mossieri" Milone concorda con la difficoltà della gestione: "Siucuramente Asti è una piazza importante, con nove cavalli nella finale: io ho già dato partenze similari, tipo a Feltre, dove tra i canapi ci sono otto cavalli, ma ovviamente la tensione e l'ardore che c'è ad Asti lì non c'è. In ogni caso è una pista assai difficile, dove è molto difficile sorpassare sul tracciato e dove infatti molto si decide alla mossa". 
Da sottolineare una cosa, in conclusione: Asti è sicuramente una piazza prestigiosa, che fa gola a molti mossieri: la difficoltà della mossa e il numero di cavalli al canapo, come già afferma Renato Bircolotti, l'attuale mossiere, la portano ad essere un banco di prova impegnativo, se non unico, a livello nazionale, con chiunque si cimenti a sganciare il canapo.