È più di un'idea quella di dare in gestione Pra' del Moro all'ente Palio. Il Comune e l'associazione ne stanno parlando: «Così potremmo garantire sempre lo sfalcio e la vitalità dell'area», dice il presidente Stefano Antonetti. «Potrebbe diventare luogo d'incontro per i ragazzi, portando magari i sabati pomeriggio estivi dei cavalli e iniziando, perché no, a preparare qualche corridore per il Palio». Tra l'altro, quest'anno è stata sostituita la vecchia staccionata interna in legno dell'anello con una nuova in pvc (materiale fatto a posta per attutire gli urti), una struttura molto veloce da montare e smontare, che una volta terminata la manifestazione potrà essere tolta, lasciando spazio a un uso diverso dell'area stessa.
Prima però c'è da assegnare il drappo del maestro Lodola con la corsa dei cavalli.
I giochi si decideranno come sempre qui.
Secondo le indiscrezioni, Port'Oria conta su Isopak montato da Mureddu, detto Filuferro, e Orafo con Columbu, detto Veleno 2. Duomo porta in Pra' del Moro Bomario da Clodia (tra i grandi favoriti del lotto) e Nanneddu, montati dai fantini Andrea Chessa, detto Nappa II, e Valter Pusceddu detto Bighino. Santo Stefano si affida a Qui Pro Quo con il fantino Farris e Periclea (altro favorito) con Caria. Castello corre con Quercino e Melantò de Aighenta montati da Giosuè Carboni, detto Carburo, e Dino Pes, detto Velluto.