Foto d'archivio di Francesco Sciutto - www.francescosciutto.com |
Il Terziere Porta Fiorentina ha vinto il Palio dei Rioni di Castiglion Fiorentino, disputato nel tardo pomeriggio odierno. A regalare il Drappo ai verdiarancio è stato Dino Pes che con il cavallo Qui Pro Quo ha tagliato per primo il traguardo al termine dei quattro giri di corsa e dopo una mossa lunghissima che lo ha visto impegnato a lungo impegnato a battagliare con gli avversari (in particolar modo con Todde di Porta Romana). Per Pes, che quest'oggi ha ottenuto la vittoria insieme all'altro fantino di Porta Fiorentina Murtas, si tratta del secondo successo in quel di Castiglion Fiorentino dopo quello raggiunto nel 2016. Entra, invece, nella storia del palio toscano il cavallo Qui Pro Quo che c’entra la terza vittoria negli ultimi tre anni, ottenute tra l’altro con tre differenti Rioni.
Un Palio, come da tradizione, intensissimo che ha visto momenti di grande tensione tra i canapi, con richiamo, forzature e momenti particolarmente caldi. Proprio la mossa ha visto la chiamata al canapo nel seguente ordine: Porta Romana (Andrea Chessa su Tempesta da Clodia), Cassero (Valter Pusceddu su Spartaco da Clodia), Porta Fiorentina (Sebastiano Murtas su Rexy), Porta Romana (Todde su Djib), Cassero (Adrian Topalli su Red Riu) e Porta Fiorentina (Dino Pes su Qui Pro Quo). Tra i canapi è da subito emersa la volontà di Porta Romana di ostacolare Porta Fiorentina, con Todde impegnato a impedire l’ingresso di Pes marcandolo a uomo. Dopo un primo abbassamento precauzionale, il Mossiere Daniele Masala è stato costretto ad usare le maniere forti e, dopo circa 20 minuti di mossa, ha richiamato in maniera ufficiale Porta Romana. Richiamo che, vista la situazione rimasta immutata, è stato ripetuto anche qualche minuto più tardi. Masala ha poi minacciato di dare la partenza lasciando dietro i due “duellanti”, prima di provare un nuovo abbassamento utile a far sgranchire i cavalli. Al nuovo tentativo di allineamento, dopo circa tre quarti d’ora di mossa, Masala ha dato il primo richiamo anche a Porta Fiorentina, colpevole, secondo il Mossiere, di non avvicinarsi al canapo nei momenti in cui ne avrebbe la possibilità. Pochissimi minuti fopo Masala ha scelto addirittura di richiamare per la seconda volta Porta Fiorentina e ha minacciato Pes e Todde di una terzi richiamo. Dopo quasi un’ora di mossa la prima vera forzatura del canapo, con Pusceddu a partire in testa e Masala ad annullare la partenza. Al nuovo allineamento tra i canapi saltano i nervi con Todde e Pes che hanno iniziato un intenso scambio di nerbate, proseguito anche dopo l’abbassamento del canapo. A quel punto Masala ha fatto scendere tutti da cavallo e, nella speranza di ripristinare la calma, è sceso dal verrocchio per andare a confrontarsi direttamente coi fantini. Nonostante una situazione apparentemente più tranquilla è Porta Romana a forzare due volte il canapo, con Masala che è costretto nuovamente ad invalidare le partenze.
Dopo un’ora e dieci minuti il via valido vede scattare davanti Porta Romana con Chessa, inseguita da Porta Fiorentina con Pes. Pes attacca per linee esterne e, nonostante le nerbate di Chessa, prende la testa e prova ad allungare. Da dietro risale fortissimo Cassero con Topalli che prova ad attaccare Pes. Velluto però è bravissimo a difendere la testa, ad evitare il tentativo di nerbate del doppiato Todde ed a riparare la traiettoria interna. Nonostante il tentativo di Topalli, Pes mantiene quindi la testa e taglia per primo il traguardo, vincendo un Palio che per lui sembrava durissimo e che invece Velluto è riuscito a trasformare in trionfale.
Porta Fiorentina, che non trionfava dal 2012, vince così il suo quattordicesimo Palio, superando Cassero e Porta Romana che restano ferme a quota 13.