Il
Rione della Cattedrale prende il nome dalla pregevole fabbrica gotica che
si erge in tutto il suo magico splendore a occidente dell’antico centro
storico. Il duomo, che nelle forme attuali risale al XIV secolo con torre
campanaria del 1266, rappresentava, nel Medioevo, il fulcro della vita astese:
nella attigua piazza si svolgeva un importante mercato e da quella stessa
piazza, ancora oggi, prende avvio il corteo storico del Palio.
COLORI: bianco e azzurro
RETTORE: Flavio Arnone
Marco Grattarola su Larson
Rettore: Giovanni Pasetti
Rettore: Giovanni Pasetti
TEMA DELLA SFILATA: Donne e
affari nei protocolli notarili dell’Archivio Capitolare
Il Capitolo
della Cattedrale ha sempre rappresentato per gli abitanti del Recinto dei
Nobili un punto di rifermento non solo per la cura delle anime, ma anche per la
stesura di atti civili che definivano rapporti personali ed economici tra gli
esponenti della ricca aristocrazia astese. Tra le carte custodite nell’Archivio
Capitolare di Asti, si ritrovano infatti numerosi documenti notarili che
testimoniano l’importante ruolo dei membri del Capitolo nella redazione di
testamenti, donazioni, vendite, atti di dote e prestiti. Alla presenza di
testimoni, i notai, presbiteri e capellani della
Cattedrale, si occupavano della corretta stesura dei documenti per una vasta
clientela, per la maggior parte maschile ma anche femminile: mogli, figlie,
vedove o anche religiose, che si rivolgevano al Capitolo per siglare vendite e
prestiti, fare testamento o comparire in qualità di testimoni o beneficiarie.
Le donne astigiane sono, infatti, parte attiva della vita economica e possono
anche gestire i patrimoni per conto della loro famiglia: è il caso di Smeralda
Buneo, che con il consenso del marito ricorre al Capitolo per redigere l’atto
di vendita e di affitto di alcuni terreni. Anche donne di giovane età possono
sottoscrivere donazioni: è il caso di Catalina Pelletta che nel 1371 dona
tutti i suoi beni mobili e immobili ad Agnesina Turco, impegnandosi a
rispettare questa donazione quando avrebbe compiuto la maggiore età. I padri si
rivolgevano al Capitolo per stabilire l’ammontare della dote per la propria
figlia che veniva trascritta nelle carte dotis: Agostino Malabayla
assegna alla figlia Iohannina una dote di centocinquanta genovini “di
buon oro e di giusto e legale peso”, somma che sarebbe stata poi restituita
alla moglie alla morte del coniuge. La donna astense è spesso nominata,
all’interno di testamenti, tutrice e gubernatrix dei suoi
figli, come nel caso di Linora Pelletta, che eredita dal marito somme
importanti di denaro, gioielli e tessuti. I ricchi commercianti e banchieri
astigiani, impegnati per lunghi periodi lontano dalla loro patria, per la
gestione dei propri beni ricorrevano alle mogli, le sole a godere della fiducia
completa del proprio sposo. Il rione Cattedrale vuole far rivivere le figure di
queste importanti donne del Recinto dei Nobili che, con i beni che ne
rappresentano il potere, si rivolgono al Capitolo per legalizzare i loro atti.
CENA PROPIZIATORIA: Sabato 16 settembre: Piazza Cattedrale - ore 20
FANTINO: Un matrimonio iniziato un anno fa e che, nel Palio del 2016, per due giri e mezzo ha permesso a biancoazzuri di sognare la vittoria; un matrimonio che, come logica conseguenza, non poteva che proseguire anche nel 2017. E così, anche il prossimo 17 settembre, a difendere i colori della Cattedrale sarà Dino Pes, con l'obiettivo del Rione del Duomo di interrompere un incantesimo lungo ormai quasi 40 anni. Pes correrà ad Asti il suo quindicesimo Palio in Piazza Alfieri, il secondo in biancoazzurro. Debuttante nella nostra corsa nel lontano 2000 con i colori di San Martino San Rocco, Velluto ha poi difeso i colori anche di Castell'Alfero (2001, 2002 e 2004), di Viatosto (2006), di Moncalvo (dal 2007 al 2011), di San Lazzaro (2012) e di San Secondo (2014 e 2015), prima di fare il suo approdo in Cattedrale lo scorso anno. In queste quattordici edizioni Pes è stato capace di approdare in finale otto volte, risultato sempre ottenuto nelle sue ultime quattro partecipazioni astigiane. In queste otto finali, Pes, non è però mai riuscito ad andare oltre al quarto posto, raggiunto in ben tre occasioni (2001, 2007 e 2016).
Iniziata con la vittoria nel Palio della Costa Etrusca, la stagione 2017 del fantino sarda è stata ricca di impegni. Dopo aver corse la finale al Palio di Fucecchio, Pes non è riuscito ad andare oltre alla batteria in quello di Legnano. L'annata di Velluto è poi proseguita con il secondo posto ottenuto a Castiglion Fiorentino e con il ritorno al Palio di Siena, dove mancava dal 2004, vestendo a luglio i colori del Leocorno. Gli ultimi due Palii corsi da Pes, infine, sono stati i due disputati a Bientina, uno concluso al secondo posto dopo una caduta in finale e l'altro terminato in batteria ancora a seguito di una caduta.