giovedì 7 settembre 2017

Verso il Palio 2017: il Comune di Nizza Monferrato


Nizza Monferrato, anticamente detta “Nizza della paglia” perché, secondo la tradizione, nella fretta di costruire il borgo, gli abitanti coprirono i tetti con la paglia anziché con i coppi, dista 29 km da Asti ed è centro agricolo e vitivinicolo di notevole importanza, soprattutto per la produzione del vino Barbera (D.O.C.G.) 

COLORI: giallo e rosso

RETTORE: Pier Paolo Verri

VITTORIE: 








1986
Leonardo Viti "Canapino" su Varigino "Elf"
Rettore: Bruno Verri









2016
Giovanni Atzeni "Tittia" su Moscato dry Santero
Rettore: Pier Paolo Verri


TEMA DELLA SFILATA: La fondazione di Nizza tra storia e leggenda
Nizza Monferrato celebra la grande vittoria del Palio nell'anno del Signore 2016, proponendo  un carro trionfale e allegorico che aprirà il corteo storico e nel quale renderà omaggio alla sua gloriosa fondazione, presentata nel complesso e affascinante intreccio fra storia e leggenda. 
La storia documenta che le colline che costituiscono la cornice del territorio nicese furono sede del consortile di Acquesana, che riuniva i signori degli antichi abitati di Lanerio, Calamandrana, Garbassola, Quinzano, Castelvecchio, Belmonte e Lintignano. Nel 1225 questi sette castelli furono abbattuti in una contesa tra Asti e Alessandria e gli abitanti diedero vita a un nuovo centro, Nicia Palearum, riprendendo peraltro un toponimo già attestato nel 1021 (villa Curtis Nicie). Ben diversa la leggenda narrata a metà Settecento dell'Abate Giulio Cesare Cordara, secondo la quale i signori del consortile di Acquesana sarebbero stati autentici tiranni, capaci delle più efferate nefandezze, tra le quali l'aberrante jus primae noctis, ovvero il diritto del nobile di giacere, la prima notte di nozze, con le mogli dei sudditi. Per reagire a questo intollerabile sopruso avrebbe preso forma la rivolta dei contadini, grazie all'intraprendenza della giovane Bettina: costei, che desiderava portare in dono al futuro sposo il candore della propria verginità e non soggiacere alle brame del Signore di Belmonte, diede inizio alla ribellione che portò all'assalto dei castelli in cui erano rifugiati i signori del Consortile. I terrazzani, scesi a valle, si  sarebbero accampati attorno all'antica abbazia di San Giovanni in Lanero e avrebbero dato vita ad un primo insediamento lungo le sponde del torrente Belbo e del rio Nizza che prese il nome dall'attiguo corso d'acqua. Una versione più fantasiosa ricollega il nome Nicia alla divinità greca Nike, personificazione della Vittoria, mentre “della paglia” rimanda alle frasche utilizzate,  per esigenze di tempo, per la copertura dei tetti.
Nel corteo, Bettina, giovane promessa sposa e guerriera, simbolo di purezza e di spiccate virtù morali, accompagnata dalla figura mitologica di Nike, rende omaggio alla fondazione del futuro libero Comune in un clima festoso e trionfale.

CENA PROPIZIATORIA: Sabato 16 settembre: Ex Foro Boario, piazza Garibaldi - ore 20,30

FANTINO: Come annunciato pochi giorni fa, a difendere i colori di Nizza il prossimo 17 settembre sarà Alessandro Cersosimo. Giovane fantino classe '97, cresciuto sotto la guida di Giovanni Atzeni, Cersosimo si appresta a fare il proprio debutto in Piazza Alfieri. In questo 2017 il fantino senese ha preso parte ad entrambi i Palii di Bientina e, soprattutto, ha trionfato, seppur cadendo durante la finale, alla Provaccia del Palio Legnano.