Nizza
Monferrato, anticamente detta “Nizza della paglia” perché, secondo la
tradizione, nella fretta di costruire il borgo, gli abitanti coprirono i tetti
con la paglia anziché con i coppi, dista 29 km da Asti ed è centro agricolo e
vitivinicolo di notevole importanza, soprattutto per la produzione del vino
Barbera (D.O.C.G.)
COLORI: giallo e rosso
RETTORE: Pier Paolo Verri
VITTORIE:
1986
Leonardo Viti "Canapino" su Varigino "Elf"
Rettore: Bruno Verri
2016
Giovanni Atzeni "Tittia" su Moscato dry Santero
Rettore: Pier Paolo Verri
1986
Leonardo Viti "Canapino" su Varigino "Elf"
Rettore: Bruno Verri
2016
Giovanni Atzeni "Tittia" su Moscato dry Santero
Rettore: Pier Paolo Verri
TEMA DELLA SFILATA: La
fondazione di Nizza tra storia e leggenda
Nizza
Monferrato celebra la grande vittoria del Palio nell'anno del Signore 2016,
proponendo un carro trionfale e allegorico che aprirà il corteo storico e
nel quale renderà omaggio alla sua gloriosa fondazione, presentata nel
complesso e affascinante intreccio fra storia e leggenda.
La storia
documenta che le colline che costituiscono la cornice del territorio nicese
furono sede del consortile di Acquesana, che riuniva i signori degli antichi
abitati di Lanerio, Calamandrana, Garbassola, Quinzano, Castelvecchio, Belmonte
e Lintignano. Nel 1225 questi sette castelli furono abbattuti in una contesa
tra Asti e Alessandria e gli abitanti diedero vita a un nuovo centro, Nicia
Palearum, riprendendo peraltro un toponimo già attestato nel 1021 (villa
Curtis Nicie). Ben diversa la leggenda narrata a metà Settecento
dell'Abate Giulio Cesare Cordara, secondo la quale i signori del consortile di
Acquesana sarebbero stati autentici tiranni, capaci delle più efferate
nefandezze, tra le quali l'aberrante jus primae noctis, ovvero
il diritto del nobile di giacere, la prima notte di nozze, con le mogli dei
sudditi. Per reagire a questo intollerabile sopruso avrebbe preso forma la
rivolta dei contadini, grazie all'intraprendenza della giovane Bettina: costei,
che desiderava portare in dono al futuro sposo il candore della propria
verginità e non soggiacere alle brame del Signore di Belmonte, diede inizio
alla ribellione che portò all'assalto dei castelli in cui erano rifugiati i
signori del Consortile. I terrazzani, scesi a valle, si sarebbero accampati
attorno all'antica abbazia di San Giovanni in Lanero e avrebbero dato vita ad
un primo insediamento lungo le sponde del torrente Belbo e del rio Nizza che
prese il nome dall'attiguo corso d'acqua. Una versione più fantasiosa ricollega
il nome Nicia alla divinità greca Nike, personificazione della
Vittoria, mentre “della paglia” rimanda alle frasche utilizzate, per
esigenze di tempo, per la copertura dei tetti.
Nel corteo,
Bettina, giovane promessa sposa e guerriera, simbolo di purezza e di spiccate
virtù morali, accompagnata dalla figura mitologica di Nike, rende omaggio alla
fondazione del futuro libero Comune in un clima festoso e trionfale.
CENA PROPIZIATORIA: Sabato 16 settembre: Ex Foro Boario, piazza Garibaldi - ore 20,30
FANTINO: Come annunciato pochi giorni fa, a difendere i colori di Nizza il prossimo 17 settembre sarà Alessandro Cersosimo. Giovane fantino classe '97, cresciuto sotto la guida di Giovanni Atzeni, Cersosimo si appresta a fare il proprio debutto in Piazza Alfieri. In questo 2017 il fantino senese ha preso parte ad entrambi i Palii di Bientina e, soprattutto, ha trionfato, seppur cadendo durante la finale, alla Provaccia del Palio Legnano.