venerdì 1 settembre 2017

Verso il Palio 2017: il Borgo Don Bosco


Borgo di recente costituzione, si trova nella zona degli “antichi sbocchi nord” di Asti ed è caratterizzato da ampie aree destinate a verde pubblico oltre ad essere la zona residenziale della città, in cui sorge anche il nuovissimo ospedale. La chiesa, costruita nel 1962, è dedicata a  San Giovanni Bosco, figura di educatore e sacerdote di origine astigiana, la cui opera ha di gran lunga valicato i confini cittadini.

COLORI: giallo e blu

RETTORE: Marco Scassa

VITTORIE: I Drappi del 1967, del 1971 e del 1980 sono stati vinti dal Borgo Don Bosco congiuntamente al Borgo Viatosto. Quello del 1196, invece, è stato vinto da Don Bosco dopo la separazione da Viatosto.








1967
Pietro Altieri "Petruzzo" su Gavin
Rettore: Giacinto Occhionero









1971
Giovanni Manca "Gentleman" su Via Veneto "Via col Vento"
Rettore: Giacinto Occhionero









1980
Mariano Zedda "Pepe" su Skat "Imprevisto"
Rettore: Lino Famiglietti









1996
Maurizio Farnetani "Bucefalo" su Blue Baker "Bingo"
Rettore: Maddalena Spessa


TEMA DELLA SFILATA: La duchessa Maria di Clèves, signora di Asti 
Maria di Clèves, terza moglie di Carlo, duca d'Orléans, figlia di Adolfo primo duca di Clèves e di Maria di Borgogna, e nipote di Giovanni senza Paura, il 6 novembre 1440 sposò a 14 anni Carlo d'Orleans (quasi cinquantenne) che, caduto prigioniero degli Inglesi nel 1415 nella battaglia di Agincourt, poté pagare il riscatto dalla prigionia (200.000 scudi d'oro) proprio grazie alla dote di Maria. Il matrimonio, avvenuto a Saint-Omer, è raffigurato in un arazzo del XV secolo conservato a Bruxelles. La sposa incoraggiò la propensione letteraria del marito e la loro corte di Blois fu animata da artisti, poeti ed eruditi che formarono una sorta di accademia letteraria. Nel 1470 molti dei componimenti poetici di Regnaud le Queux e Robert du Herlin, composti in onore della duchessa, furono riuniti in una raccolta andata perduta. Anche la duchessa compose alcune poesie e due rondeaux, che sono giunti fino a noi ("L'abit le moin ne fait pas" e "En la forest de longue actente"). Alla corte di Maria e Carlo erano presenti molte illustri casate astesi, quali i Ricci e i Malabaila, nonché i nobili Benoit Damien (Benedetto Damiano), coppiere e consigliere di Carlo, ed il poeta Antonio Astesano, che in seguito diventerà comandante del castello di Monterainero in Asti, quando il duca riprenderà possesso dell’Astigiano. La morte di Carlo, il 5 gennaio 1465, lasciò Maria di Clèves con due figlie e l'erede al trono, Luigi, di soli tre anni. Divenne quindi reggente del ducato di Orléans, di Valois, della contea di Blois, di Pavia, Beaumont, Signora di Asti e di Coucy oltre che pretendente al ducato di Milano. Nel 1483 lasciò pieni poteri al figlio Luigi XII, il "padre del popolo" che fu re di Francia dal 1498 al 1° gennaio 1515.

Il corteo giallo blu del borgo Don Bosco rievoca la corte orleanese, animata da poeti ed artisti, e la figura di Maria di Clèves sotto il cui governo Asti conobbe un periodo di pace, prosperità e di sviluppo culturale.

CENA PROPIZIATORIA: Venerdì 15 settembre: Cortile Oratorio Don Bosco - ore 20.30 

FANTINO: La decisione presa in inverno dal Borgo Don Bosco era stata quella che maggiormente aveva fatto parlare e, in virtù del curriculum del fantino scelto, non poteva che essere altrimenti. I gialloblu, infatti, hanno scelto di affidarsi a Giovanni Atzeni, fantino vittorioso per Nizza nello scorso settembre e già capace di conquistare il Drappo astigiano in altre due occasioni. Tre vittorie, quelle di Tittia ad Asti, destinate a rimanere nella storia del nostro Palio. La prima, ottenuta per Santa Caterina e datata 2003, anno del debutto ad Asti di Atzeni, era infatti arrivata a seguito dalla discussa squalifica di Tanaro, con Santa Caterina che, pur avendo tagliato il traguardo al secondo posto, fu quindi insignita della vittoria. Il secondo trionfo, risalente al 2007 con San Secondo, invece, era stato ottenuto grazie all'impresa compiuta dalla cavalla scossa Impera. Più freschi, infine, i ricordi dell'ultima vittoria ottenuta in Piazza Alfieri da Atzeni, capace un anno fa di portare al trionfo Nizza al termine di una finale incerta fino all'ultimo metro. Oltre alle tre vittorie, Tittia ad Asti vanta un bottino di altre otto finali raggiunte, per un totale di ben undici finali guadagnate nei quattordici Palii disputati. Da sottolineare, inoltre, come Atzeni, fino ad oggi, abbia difeso solamente i colori di Santa Caterina, San Secondo e Nizza, riuscendo a portare a tutti e tre l'ambito Drappo. Oltre alle brillanti prestazioni astigiane, Tittia, può vantare nel proprio palmares, tra le altre, anche cinque vittorie a Siena e tre vittorie a Legnano. Nella stagione 2017 il fantino sardo di origini tedesche ha colto il successo nel Palio di Legnano con i colori di Legnarello, mentre non è riuscito ad affermarsi in nessuna delle due Carriere senesi disputate.