martedì 22 ottobre 2013

Siena, alla Torre il minimasgalano



La pelle tirata del tamburo, quasi sciupata al centro per quanto la “scuola” tradizionale insegnasse ai ragazzi che quello era il punto più giusto. E un angolo di Piazza del Campo, cuore della città, dove la manifestazione si svolge. Il tutto sbalzato, tra giochi di ombre e luce, giocando con i dettagli come le diciassette 'palline' che figurano intorno all'immagine della Piazza, come i mattoni cesellati alla perfezione, come quell'appendice che riporta la dedica dell'opera, regalando movimento al rame di cui è fatta.

E' stato presentato questo pomeriggio nella Contrada della Torre, il Minimasgalano realizzato dall'artista senese Laura Brocchi, che quest'anno aveva realizzato anche il Masgalano offerto dagli economi e vinto dalla Nobile Contrada del Nicchio.

Sabato pomeriggio toccherà ai giovani alfieri e tamburini rappresentare i propri colori e dimostrare l'arte che si impara fin da piccoli quando si nasce a Siena: girare la bandiera e suonare il tamburo. La manifestazione, organizzata dalla Contrada della Torre e conosciuta da tutti come Minimasgalano, giunge così alla 38esima edizione e si concluderà con la premiazione della migliore Comparsa.

“E' nata come una manifestazione tra tante altre – ha ricordato ai presenti il priore della Torre, Luca Bruni – era il 1973 e l'idea fu quella di organizzare l'iniziativa, aperta a tutte le Contrade, in occasione del 50esimo della Società Elefante. Oggi, questa manifestazione è diventata invece una tradizione tra le più forti perché è quella che mette in risalto il patrimonio più importante che abbiamo: i giovani. Il futuro e il senso di appartenenza che si rinnova. Con tutto l'impegno sia dei ragazzi, sia degli addetti ai piccoli, figure fondamentali nelle nostre Contrade”.

E proprio 12 contradaioli, già responsabili dei giovani torraioli, hanno offerto e dedicato il Minimasgalano 2013. A loro il ringraziamento del priore, del responsabile attuale dei giovani torraioli Aldo Gessani, dell'artista Laura Brocchi che, da torraiola, ha “vissuto con emozione questa commissione e ho messo grande impegno nella realizzazione dell'opera, quanto ne ho messo per creare il 'fratello maggiore'”. A Vittorio Bocci, membro della Congrega della Paglietta, il compito di illustrare l'opera nei dettagli poco prima che venisse svelata al pubblico.

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