La pelle tirata del tamburo, quasi sciupata al centro per quanto la “scuola” tradizionale insegnasse ai ragazzi che quello era il punto più giusto. E un angolo di Piazza del Campo, cuore della città, dove la manifestazione si svolge. Il tutto sbalzato, tra giochi di ombre e luce, giocando con i dettagli come le diciassette 'palline' che figurano intorno all'immagine della Piazza, come i mattoni cesellati alla perfezione, come quell'appendice che riporta la dedica dell'opera, regalando movimento al rame di cui è fatta.
E' stato presentato questo pomeriggio nella Contrada della Torre, il Minimasgalano realizzato dall'artista senese Laura Brocchi, che quest'anno aveva realizzato anche il Masgalano offerto dagli economi e vinto dalla Nobile Contrada del Nicchio.
Sabato pomeriggio toccherà ai giovani alfieri e tamburini rappresentare i propri colori e dimostrare l'arte che si impara fin da piccoli quando si nasce a Siena: girare la bandiera e suonare il tamburo. La manifestazione, organizzata dalla Contrada della Torre e conosciuta da tutti come Minimasgalano, giunge così alla 38esima edizione e si concluderà con la premiazione della migliore Comparsa.
“E' nata come una manifestazione tra tante altre – ha ricordato ai presenti il priore della Torre, Luca Bruni – era il 1973 e l'idea fu quella di organizzare l'iniziativa, aperta a tutte le Contrade, in occasione del 50esimo della Società Elefante. Oggi, questa manifestazione è diventata invece una tradizione tra le più forti perché è quella che mette in risalto il patrimonio più importante che abbiamo: i giovani. Il futuro e il senso di appartenenza che si rinnova. Con tutto l'impegno sia dei ragazzi, sia degli addetti ai piccoli, figure fondamentali nelle nostre Contrade”.
E proprio 12 contradaioli, già responsabili dei giovani torraioli, hanno offerto e dedicato il Minimasgalano 2013. A loro il ringraziamento del priore, del responsabile attuale dei giovani torraioli Aldo Gessani, dell'artista Laura Brocchi che, da torraiola, ha “vissuto con emozione questa commissione e ho messo grande impegno nella realizzazione dell'opera, quanto ne ho messo per creare il 'fratello maggiore'”. A Vittorio Bocci, membro della Congrega della Paglietta, il compito di illustrare l'opera nei dettagli poco prima che venisse svelata al pubblico.
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