Dopo tutto quanto è
successo ad Asti, vorrei esprimere la mia opinione sui fatti
accaduti, ma così facendo userei lo stesso sistema adottato da molti
quotidiani e social network che sicuramente fanno il loro lavoro e
raccolgono opinioni, molte delle quali hanno leso la mia immagine
morale e professionale, che non mancherò di difendere attraverso le
vie legali. Quello che più mi ha sorpreso sono le dichiarazioni del
Capitano del Palio Enzo Clerico che contravvenendo a quanto disposto
dall'art.64 del Regolamento del Palio di Asti ha espresso opinioni e
sanzioni, prima ancora di avere terminato l'istruttoria della
pratica, informando del provvedimento l'opinione pubblica, prima
ancora che mi fosse notificato l'addebito in piena inosservanza del
sopracitato articolo, che recita ultimo capoverso “Avverso
alle sanzioni o alle risoluzioni di controversie deliberate dal
Capitano e dal Magistrato del Palio è ammesso reclamo scritto entro
10gg dalla decisione impugnata. Il Capitano ed il Magistrato
decideranno sul reclamo entro i successivi 30gg.”
Pertanto è come se un
Giudice di Tribunale sentenziasse avendo ascoltato solo il Pubblico
Ministero e non anche l'Avvocato della Difesa. L'atteggiamento non è
certo garantista di alcuna legalità non soltanto per Jonatan
Bartoletti, ma per tutti gli aspetti che riguardano il Palio di Asti.
Quanto espresso ritengo sia ben comprensibile a due esperti legali
quali sono il Presidente del Consiglio del Palio di Asti, Sindaco di
Asti Avv. Fabrizio Brignolo e all'Assessore al Palio, Avv. Alberto
Pasta. Ho comunque presentato la mia memoria difensiva al Capitano e
al Magistrato del Palio, inviandola per conoscenza al Sig. Sindaco e
all'Assessore al Palio, oltre che al Rettore del Borgo Santa Maria
Nuova Ing. Marco Gonella, che ringrazio per le sue considerazioni in
merito alla vicenda. Nel mio attuale silenzio c'è la convinzione di
ricorrere rispettando il “Regolamento del Palio di Asti”. Qualora
non soddisfatto, mi riserverò di esporre le mie ragioni in altra
sede legale in merito all'evento accadutomi, “simile ad altri
non sanzionati, in particolare il giorno seguente”, a
dimostrazione che le regole alle quali ci sottoponiamo correndo il
Palio, non garantiscono pari equo giudizio.
Lasciatemi solo
aggiungere che l'incidente che ha coinvolto il mio cavallo, dal
sottoscritto messo a disposizione per correre il Palio, era un fedele
amico con il quale ho passato ore, giorni e mesi di lavoro, per
portarlo nelle migliori condizioni alla partecipazione della corsa
fatto accertato anche in sede di controllo veterinario pre-palio.
Siamo caduti entrambi, con la stessa dinamica, dinamica di una mossa
che ho avuto modo di spiegare nel mio ricorso. Il mio primo
dispiacere è per il cavallo e pertanto sono amareggiato per le
dichiarazioni del Capitano del Palio, che danno di me un ritratto
umano e professionale che non mi rispecchia e completamente rigetto.
Tengo momentaneamente fede alle regole che legano tutti gli attori
della Vostra storica Festa, Amministratori, Dirigenti di Borghi e
Comuni, Contradaioli e Fantini, che onorandola nella sua complessità,
possono incorrere in situazioni non dipendenti da volontà ma da
casualità, senza colpevolezza per l'accadimento di eventi, che
fanno parte di meccanismi che con tutti gli sforzi possibili, non
possono essere ricondotti alla perfezione, che non esiste in
qualsiasi manifestazione storica o sportiva che sia.
Jonatan
Bartoletti