lunedì 5 agosto 2019

Verso il Palio 2019 - Il Rione San Martino San Rocco


Nella parte sud occidentale della città si estende il Rione San Martino San Rocco che occupa, per tre quarti, quello che fu il centro antico di Asti dove si possono ammirare le torri e le dimore di nobili famiglie astigiane quali i Pelletta, i Malabayla e i Roero. Questi ultimi, importanti mercanti e banchieri, ebbero torri, palazzi e caseforti nella via omonima che ancora oggi congiunge corso Alfieri con piazza San Giuseppe e piazzetta San Rocco, cuore del Rione. A testimonianza dell’importanza del casato dei Roero, in epoca medievale in quella via non era consentito il passo ai funerali ed era interdetto il passaggio di condannati.

COLORI: bianco e verde

RETTORE: Daniele Bruzzone

VITTORIE: 












1984

Andrea Degortes "Aceto" su Stachys "Sotto"

Rettore: Elio Ruffa













1985

Mario Cottone "Truciolo" su Prairie Speedy "Olivoli Olivolà"

Rettore: Italo Melotti












2012

Maurizio Farnetani "Bucefalo" su Ventuno

Rettore: Franca Sattanino



TEMA DELLA SFILATA"Asti accoglie il suo Signore, Carlo Duca d'Orléans"

Il duca Carlo d'Orléans, al termine della lunga prigionia che lo vide trattenuto dagli Inglesi per venticinque anni, reclamò presso il re di Francia la restituzione della contea di Asti, ereditata dalla madre Valentina Visconti.
La contea astese, infatti, godeva di una posizione militarmente strategica e costituiva un importante avamposto per una possibile espansione francese verso i territori lombardi.
Partiti da Parigi, Carlo d'Orléans e la moglie Maria duchessa di Clèves, dopo aver percorso la via Francigena e aver oltrepassato il colle del Moncenisio, le città di Susa e di Torino, fecero finalmente il loro solenne ingresso ad Asti il 26 ottobre 1447, attraverso la porta di San Martino, accompagnati dal proprio seguito, di cui facevano parte gli scrittori astigiani Antonio e Nicolò Astesano.
Il Duca fu accolto trionfalmente dal governatore di Asti, Rinaldo di Dresney, dal Consiglio Generale, dalle principali autorità militari e cittadine, tra cui il marchese Garetti di Ceva, il dottore in legge Antonio di Romagnano, il conte Francesco Roero di Revigliasco, e da molte nobili dame francesi ed astigiane accompagnate dalle loro ancelle.
I duchi d'Orléans sfilarono per le vie di Asti sotto un ricco baldacchino trasportato dai nobili "de ospitio" Bartolomeo Scarampi, Manuele Malabaila, Guglielmo Asinari e dai nobili "de populo" Secondino Natta, Benentino Damiano e Giovanni di Curia. I personaggi deputati a codesta alta funzione furono scelti dal Consiglio Generale, il quale stabilì che costoro, riccamente vestiti, indossassero copricapi e guanti bianchi – pagati di tasca propria – in segno di grande letizia e deferenza per l'arrivo del Duca in città.
Gli astigiani, da sempre devoti alla famiglia d'Orléans, poterono apprezzare e godere del mite e buon governo del Duca, il quale, amando Asti come seconda patria, soggiornò a lungo in città prima di far ritorno in Francia.

FANTINO: Il Rione San Martino anche per il Palio 2019 sceglie la linea della continuità e, per il terzo anno consecutivo, punta su Francesco Caria. Il fantino sardo, che due anni fa era stato capace di riportare in finale San Martino San Rocco per la prima volta dopo la vittoria del 2012 concludendo la corsa al secondo posto, nel Palio 2018 finì a terra in batteria, concludendo anzitempo la sua corsa e quella di San Martino San Rocco. La fiducia in lui dei biancoverdi, però, non è mutata ed ha portato alla riconferma per la corsa del 1 settembre. Per Caria la prossima sarà l'ottava presenza in Piazza Alfieri, la terza, come detto, in biancoverde. In precedenza Tremendo aveva corso anche con Montechiaro (2009), Castell'Alfero (2011), San Damiano (2012, 2013, 2014) e San Pietro (2016). Negli otto Palii disputati ad Asti, Caria ha saputo raggiungere la finale in tre occasioni, con il Drappo solo sfiorato con un secondo posto (2017) ed un terzo (2011). Caria arriverà ad Asti dopo una stagione di buon livello, che lo ha visto finalista nel Palio della Costa Etrusca e protagonista di alcune corse in provincia.

CAVALLI: Se la scelta del fantino non è cambiata, ben diversa è la situazione legata al cavallo. Negli scorsi due anni, infatti, Caria aveva portato ad Asti Preziosa Penelope che invece quest'anno, dopo aver cambiato scuderia ed allenatore, non sarà tra i cavalli presenti in Piazza Alfieri. Nonostante la forzata rinuncia a Preziosa, però, Caria può disporre di un parco cavalli di ottimo livello e tra questi sceglierà i due mezzosangue da portare ad Asti. 
Tre sono quelli presentati da Tremendo alle prove allo stadio: Stallinek, Rodrigo Baio e Vitzichesu. Il primo, testato da Caria nelle prove di giugno, aveva chiuso la sua batteria al primo posto, dando seguito ad una stagione che lo ha visto protagonista in diverse corse e, soprattutto, al Palio di Ferrara. Vitzichesu e Rodrigo Baio, invece, sono stati provati da Caria nelle ultime prove allo stadio. Il primo, che in stagione ha preso parte ad alcune corse in provincia ma a nessun Palio, è stato abbastanza nascosto, mentre il secondo, che quest'anno ha disputato anche il Palio di San Vincenzo, ha messo in mostra un buono spunto prima di abbassare il suo ritmo. San Martino San Rocco, pertanto, potrà scegliere il cavallo più adatto a Piazza Alfieri tra i tre, portando al canapo un'accoppiata di sicuro affidamento e valore.