mercoledì 22 ottobre 2014

Puppione: "Sarò un rettore che si affiderà sempre al suo comitato"



Una vita in bianco e azzurro coronata lunedì dal sogno di fare il rettore. Stefano Puppione, una vita e una famiglia nel Palio, è il nuovo rettore di Tanaro.
"Il primo pensiero - ci confida - è andato a mia zia, rettrice l'anno in cui vincemmo il drappo sul campo e non ci venne assegnato per una ingiustizia regolamentare. Il secondo invece è andato al mio comitato, che mi ha scelto come rettore con uno scarto minimo a al quale chiederò la collaborazione di tutti su tutto. Per me fare il rettore è una gioia grandissima. Vedere la mattina il sorriso di mio figlio di sei anni quando gli ho detto che il papà è il nuovo rettore di Tanaro è una cosa che fa venire le lacrime agli occhi".
"Sono in comitato dal 1990 - afferma Puppione - mia zia, Augusta, mi ha trasferito questa grande passione che oggi mi ha portato a ricoprire questo ruolo, che io voglio portare avanti con serenità e grazie all'aiuto di tutti".
Puppione arriva alla guida di Tanaro dopo un Palio molto voluto dal borgo fluviale, studiato a tavolino e purtroppo non andato secondo le aspettative: "Sicuramente sarà difficile ma ripartiremo con l'energia di sempre. Maurizio Rasero è stato sicuramente il rettore più rappresentativo di Tanaro di sempre per il nostro borgo: io spero di poter far vivere al mio comitato un fantino magari con qualche titolo in meno sul giornale ma con più partecipazione da parte del Comitato stesso".
Ed è sulla partecipazione che il neo rettore insiste particolarmente: "mi affido molto al volere del comitato - continua il neo rettore - il rettore è quello che ci mette la faccia, ma io devo rappresentare la base di Tanaro. Paradossalmente anche quelle sul fantino: dico paradossalmente perché c'è una commissione cavallo preposta, ma il comitato deve darci indicazioni su cosa fare e dove andare".
Negli anni passati ci sono state alcune scelte non condivise all'interno del Borgo: "E' vero, ma credo che la scelta sul fantino debba essere il più possibile condivisa, anche se il nostro è un borgo grosso e non si possono sicuramente accontentare tutti. Dopo il mandato di Roberto Rasero c'è stata sicuramente una frattura, ma penso che se io sono rettore qua adesso vuol dire che la frattura si è rimarginata. Io comunque lavorerò sempre per la massima integrazione da parte di tutti".
Sulla monta del 2015, Tanaro, come da tradizione, partirà dal fantino del Palio 2014. "Non ho ancora sentito Bruschelli, ma sicuramente lo farò a breve. Con lui partiremo a fare considerazioni sul Palio passato e sul nostro futuro e poi cercheremo di ragionare con il Comitato rispettando al massimo il volere dell'assemblea.
"Quello che mi piacerebbe realizzare, lungo il mio mandato è quello di una ristrutturazione o una trasformazione della nostra sede di Via Ferrero. Negli ultimi anni, a ridosso del Palio, non riesce più a contenerci. Credo che da quest'anno faremo una commissione sede per offrire una struttura in grado di offrire maggiori servizi e più polivalenza. La nostra sede è aperta 365 giorni all'anno, e questo penso debba essere un investimento prioritario".
Domanda d'obbligo, come vive la rivalità con San Secondo il neo rettore? "Io sono stato uno dei primi a vivere la rivalità con il rione del Santo, ero nel gruppo della pagnotta che ha dato il via alla nostra storia. Sicuramente di carattere non sono un facinoroso, magari terrò un profilo più basso, ma San Secondo c'è e si farà sentire. Ho anche pensato di istituire una commissione ad hoc: la rivalità c'è, fa bene a noi, fa bene a lor, fa bene al Palio".