lunedì 6 ottobre 2014

"Il Palio, quali sviluppi per la più antica ed importante Festa cittadina ?"



Quale deve essere il futuro del Palio? Quanto investe il Comune nella manifestazione e quali devono essere le giuste azioni da mettere in campo affinché la nostra Festa sia sempre di più una attrattiva turistica a livello nazionale ed internazionale?
«Il Palio attualmente è una manifestazione prevalentemente cittadina o essenzialmente turistica? E chi assiste al Palio? Sono più astigiani o più turisti?» A chiederlo al sindaco, tramite un’interrogazione, è il consigliere di minoranza Angela Quaglia (Forza Italia) che solleva uno dei quesiti storici di Asti: il Il, interessa più chi ci vive o chi viene da fuori?
"E una domanda che molti astigiani, appassionati e non della manifestazione, si fanno - si legge nell’ interrogazione - obiettivo del Comune è da sempre quello di rendere il Palio un evento turistico di portata nazionale: gli sforzi organizzativi ed economici sostenuti finora (anche attraverso l’apprezzabile e solerte lavoro dei Comitati durante l’anno) quali risultati hanno ottenuto in questa edizione?"
Angela Quaglia chiede quindi "quanti spettatori paganti hanno assistito alla corsa del Palio in tribuna; quanti sono stati gli spettatori astigiani e quanti i forestieri presenti in tribuna; da dove provenivano gli spettatori non astigiani (Piemonte, altre Regioni, Stati Europei ecc.); a quanto è ammontato l’incasso derivante dalla vendita dei biglietti; qual è il bilancio economico della manifestazione: entrate e uscite sostenute dal Comune, contributi degli sponsor, mancati incassi ASP per l’abolizione dei parcheggi in piazza Alfieri in coincidenza con l’allestimento delle tribune e, infine, quali si ritiene siano i punti di forza e i punti di debolezza della manifestazione".