domenica 4 maggio 2014

Le mille cabale del Palio di Lampugnani


La riproduzione di Lampugnani, dipinto del Palio 2014, porta con diverse interpretazioni cabalistiche.
Partiamo dai colori: la corazza del Santo è giallo e verde, allora San Lazzaro. Se guardiamo però le briglie, rosa, i colori della tela ci fanno pensare più a Santa Maria Nuova.

I colori del vessillo, che non sono quelli della città di Asti bensì quelli dei martiri della Legione Tebea, possono portare ai comitati che hanno i due colori, San Secondo e Moncalvo.
Sulla disputa attorno alla figura del Santo dipinto, che non sarebbe il patrono astigiano ma un altra figura ieratica, potrebbe essere favorito proprio San Secondo, che andrebbe così a possedere la tela di un "altro" santo.
Si dice che il Santo sia San  Secondo di Torino, in quel caso la cabala dice Torretta, quartiere che sorge verso la periferia ovest della città, mentre se andiamo verso i paesi, favorito può essere Baldichieri.
Ma se invece il Santo è di origine biellese, andiamo a nord, e allora in pole position ci sono Don Bosco e Viatosto, nei comuni Moncalvo e Montechiaro.
Il Palio, poi è stato dipinto da un legnanese, e allora, in chiave cabalistica, potrebbe influire molto quello che accadrà al Mari il 1 giugno, e lì le combinazioni (fantino, cavallo, colori) sono tantissime.
Le riproduzioni poi, sono sempre state vinte da Bucefalo (si veda nel 1996, drappo di Giovanni Buoso, oppure quello del 2012 di Diego Lagrosa): in questo caso favorito è San Martino San Rocco, che monta Farnetani quest'anno. Ma se andiamo a vedere la cabala di esposizione del dipinto, come abbiamo già spiegato, la sorte si volge favorevolmente a Tanaro. A meno che il gesto della mano del Santo non sia una sorta di "no pasaran" ante litteram, e in quel caso la cabala si capovolge....