Scelte che potrebbero essere condizionate dal fondo della pista. Si è capito subito che era molto pesante, rispetto alle ultime corse. Sarebbe dovuto al fatto che è stata sostituita la sabbia la scorsa settimana, intervento necessario ma (sembra) ritardato a causa del rispetto del patto di stabilità. Un fantino leggero, dunque, potrebbe risultare alla fine la carta vincente.
Le due punte — Bomario e Tavel — sono finite rispettivamente nella Querciola e in Porta Bernarda.
Difficile ipotizzare giubbetti certi anche se Simone Mereu veniva accreditato nella Querciola (infatti non ha montato in batteria alla tratta) e Alessio Migheli nella Bernarda.
Altro grande nodo: Noregino non è certo un cavallo di primissima fascia ed è finito nelle Botteghe che ha stretto l’accordo con Gigi Bruschelli: terrà fede all’impegno, nonostante la sorte non l’abbia favorito? Anche perché nella rivale Borgonovo è arrivato il potente Nottifrimmesmai e a montarlo potrebbe essere Antonio Siri.
Altro interrogativo: Giovanni Atzeni. In Samo è finita Quella Rosa, una cavallina che sembra i veterinari abbiano trovato in ottime condizioni. Potrebbe restare qui oppure, magari, emigrare su Nanneddu in Sant’Andrea.
Andrea Chessa pare destinato a indossare il giubbetto della Ferruzza montando Plutarco, che nella «Buca» si è già distinto sempre che Giuseppe Zedde non si muova da Massarella dove qualcuno lo vede su Quercino.
A Cappiano è toccato Melantò de aighenta che potrebbe essere condotto da Dino Pes. E la Raimonda? Bartoletti accetterà la sfida con Migheli (Bernarda) su Pressing de Mores? Oppure guarderà altrove? Magari verso San Pierino, azzardava qualcuno facendo fanta-palio.
Il vincitore dello scorso palio, Valter Pusceddu, parte dalla Torre a cui è toccato Rexi. Ma certo si muoverà.Il valzer è iniziato.
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