venerdì 25 aprile 2014

Bomarzo, ecco i rioni che si contenderanno oggi il Palio





Il Rione "Dentro" è il più antico rione di Bomarzo, costruito intorno all'anno 1.000 tutto intorno a Palazzo Orsini, mentre la nascita del Rione "Borgo" risale al XVII secolo con l'espansione del paese al di fuori delle mura del castello.

Bomarzo continua a crescere e viene realizzato il Rione "Poggio" che deve il suo nome al caratteristico agglomerato di case poste su una piccola altura che per la sua contiguità delimita una piccola roccaforte naturale che si affaccia sulla valle del Tevere

In tempi più recenti viene costruito il Rione "Croci" che rappresenta la più estesa e la più popolosa contrada di Bomarzo che comprende gran parte della zona moderna del paese e continua naturalmente con il Rione "Madonna del Piano" che è il più giovane rione di Bomarzo, formatosi per la recente e progressiva espansione del paese nel vasto pianoro a Sud dello stesso.

RIONE DENTRO



Il " Dentro" è il Rione più antico di Bomarzo che ebbe origine intorno all'anno 1000, quando Bomarzo divenne feudo e perse la sede vescovile perché acquistato dagli Orsini.

In tale circostanza il centro storico subì radicali modificazioni, il palazzo venne adattato alla nuova impostazione rinascimentale e da castello medioevale divenne palazzo signorile.

Analogamente la chiesa preesistente di età paleocristiana venne completamente rifatta.

La struttura principale dell'edificio infatti risale alla seconda metà del 1400 e la sua architettura sembra inspirata all'opera del Brunelleschi.

Il rione, posizionato su una rupe tufacea ha un'estensione di circa 200 metri di lunghezza per 100 in larghezza e le abitazioni sono tutte addossate le une alle altre. Attualmente è il meno popolato ed il più piccolo, sono solo un centinaio le persone che ancora vi risiedono.

Ospita la sede del municipio, che occupa un ala del palazzo Orsini.

Presso il Duomo è conservato il corpo del Santo Patrono.

RIONE BORGO



La nascita del rione "Borgo" risale al XVII secolo con l'espansione del paese al di fuori delle mura del castello. Il primo nucleo si insediò nella via che attualmente prende il nome di Via della Misericordia, la cui particolarità è quella di mostrare in tutta la sua grandezza il cinquecentesco Palazzo Orsini che viene gradualmente scoperto mentre la si percorre.

Nel secolo scorso iniziò l'espansione verso la parte orientale e si formò quello che oggi è il corso principale del paese. Tra gli edifici che danno splendore e storia al rione Borgo si possono annoverare, la Chiesa della Misericordia con le sue pitture e sculture, il palazzetto ad essa collegato con un peculiare passaggio rialzato che sovrasta la via, la Chiesa della Madonna della Valle, realizzata contestualmente al Palazzo Orsini e il Sacro Bosco.

Attualmente la popolazione del rione è di circa 130 persone cui si uniscono nei periodi di festa tutti coloro che lo hanno lasciato ma non dimenticato.

Tra le manifestazioni che si svolgono all'interno del rione la più importante è quella del 16 Agosto, giorno in cui tutta la popolazione si riunisce per dar vita a festeggiamenti che uniscono il sacro al profano. Già dal mattino tutto il rione è in fermento per la preparazione del banchetto, la festa ha inizio con la celebrazione di una Santa Messa di ringraziamento a cui segue la tradizionale cena sfocia in canti e balli fino a notte inoltrata.

L'origine di questa festa risale al 16 Agosto 1969 quando un gruppo di persone si riunì per trascorrere una serata in allegria cenando insieme e cantando.

Negli anni a seguire, vista la buona riuscita, la "cena del Borgo" è divenuta una manifestazione rituale sempre più sentita fino a diventare la festa dell'intero rione.

RIONE POGGIO



Il Rione "Poggio" deve il suo nome al caratteristico agglomerato di case poste su una piccola altura che per la sua contiguità delimita una piccola roccaforte naturale che si affaccia con la sua bellissima veduta sulla valle del Tevere.

Bomarzo, fino al XII secolo rimase chiuso e ben protetto entro le mura del castello, solo con la fine del periodo Medievale si ebbe un espansione urbanistica che inglobò in primis il Borgo e successivamente il Poggio.

La piccola cresta di roccia su cui insiste il poggio racchiude in se delle testimonianze storiche, in particolare delle grotte naturali simili a piccole celle del tutto simili a quelle presenti nell'Etnisca zona di Monte Casoli.

A congiunzione con il borgo troviamo la chiesina del rione dedicata alla " Madonna delle Grazie ", e una piccola cappella edificata attorno al 1700, forse a testimonianza del nuovo ingresso al centro abitato sottostante che andava delineandosi.

Con gli inizi del 1900 continua l'espansione urbanistica, che estende il poggio per oltre un Km. fino ad arrivare all'entrata del paese, infatti è il primo rione che si incontra provenendo dalla provinciale per Viterbo.

RIONE CROCI



Il Rione "Croci" rappresenta la più estesa e la più popolosa contrada di Bomarzo, comprende gran parte della zona moderna del paese.

Sulla via principale del rione, Via del Piano, si affacciano le tre piazze più importanti: Piazza della libertà, Piazza Navona e Piazza Torino e proprio in quella centrale i Crociari sono soliti trovarsi in estate per rinnovare l'ormai tradizionale rito della cena rionale.

La chiesa del rione Croci è quella del Cristo Risorto che, con la sua pianta circolare e la sua forma cilindrica, rappresenta un ottimo esempio di architettura moderna; inoltre la Chiesa del Cristo Risorto costituisce una tappa obbligata per chi visita il rione in quanto conserva le opere dell'artista Felice Ludovisi, la cui originale e vivace policromaticità rende l'interno della Chiesa assai suggestivo.

RIONE MADONNA DEL PIANO



E' il più giovane rione di Bomarzo, formatosi per la recente e progressiva espansione del paese nel vasto pianoro a Sud dello stesso.

Prende il nome della chiesa costruita probabilmente per un voto fatto dai bomarzesi in occasione dello scampato pericolo da un terremoto, come riferisce infatti, Don Luigi Vittori nelle sue "memorie archeologico-storico sulla città di Polimarzio", "la popolazione ... nel 1710 edificò la chiesa della Madonna detta del Piano, ivi trasportando altra devotissima immagine, dipinta similmente sulla tegola che per lo innanzi giaceva dimenticata entro i dirupi del fosso erco e per le grazie che cominciava a spandere, giudicassi essere conveniente trasportare il devoto simulacro di Maria in luogo più decoroso e renderlo degni di tanto tesoro ".

Anche se la struttura urbanistica del rione risulta al quanto alta e dispersiva, i contradaioli dell'Aquila, pur nella loro inevitabile eterogeneità, trovano unità di intenti e compattezza, proprio intorno alla loro chiesetta che curano e custodiscono con devozione e affetto, avendone per altro rivalutato sia in senso religioso che folcloristico i festeggiamenti annuali che cadono nella seconda domenica di settembre.