martedì 3 settembre 2013

Pasta replica alla Quaglia: "Basta con le ignoranze in materia di Palio". E sul parterre a pagamento si vedrà se cambiare il prossimo anno



Pare che con il ritorno dalle ferie la politica abbia incominciato ad interessarsi del Palio. Sono diverse le questioni paliesche che scuotono maggioranza e minoranza in Consiglio Comunale, a partire dal progetto, fortemente voluto dall'Assessore Pasta, del Consorzio del Palio.

"Il Consorzio del Palio si farà - afferma Alberto Pasta - stiamo aspettando solo che termini questo Palio per poter prendere una decisione con tutti i soggetti coinvolti. La tutela del marchio del Palio di Asti e delle sue immagini è essenziale, e abbiamo già cominciato quest'anno a produrre le immagini in proprio".

Gli fa eco su questo Angela Quaglia, in una interpellanza presentata assieme al collega Piero Ferrero: " Ci chiediamo - si legge - se l’iniziativa dell’Assessore sia sbagliata, fuori tempo, e penalizzante per tutta la città:ogni iniziativa abbia il grande merito di promuovere una manifestazione che costa alla città, impegna i Comitati Palio per tutto l’anno, costituisce una importante vetrina regionale e nazionale per la città di Asti. Credo che il Comune debba supportare ogni tipo di iniziativa".

Risponde Pasta: "La Quaglia purtroppo è ignorante in materia, nel senso che ignora molti meccanismi interni al Palio. Non si tratta di tarpare le ali alle iniziative paliofile in generale, ma semplicemente di tutelare il nome del Palio di Asti e di chi ci lavora tutto l'anno, ovvero dei Comitati Palio, per evitare, facendo un esempio per assurdo, che lo stemma del Palio di Asti possa essere stampato sulla carta igienica. Inoltre, se certi sponsor decidono di investire sul Palio di Asti, è giusto che vedano la propria immagine tutelata".
"Quello che invece non mi va proprio giù - continua Pasta - è vedere come la questione sia affrontata con superficialità e provincialismo anche su noti giornali locali, dove invece non ci si sforza di andare alle radici del problema".

Altra questione aperta è quella riguardante i biglietti gratuiti in tribuna Alfieri, ridotti quest'anno all'osso su decisione dell'Assessore: "Saranno solo 52, comprendenti i 32 consiglieri comunali, i sindaci dei sette comuni che corrono il Palio, gli sponsor e poche altre autorità: tra cui forze di polizia, prefetto, vescovo". Un giro di vite che però non ha interessato i consiglieri comunali: in una lunga lettera Brignolo ha spiegato le ragioni della scelta. Anche queste hanno lasciato strascichi nella minoranza.

"Ricapitolando: il biglietto del Palio per i consiglieri comunali in base alle sperticate dichiarazioni di stima del Sindaco è rimasto gratuito - questo scrive il consigliere di minoranza Maurizio Lattanzio su facebook - .però, chi vuole se lo paga: chiedo al Sindaco se questa decisione non era meglio prenderla per intero e fare pagare a tutti il proprio biglietto: così facendo ha di fatto obbligato ogni consigliere a pagarsi il biglietto per non fare la figura di quello che lo prende gratis ed incorrere nelle ire dei grillini che nel giro di un anno e mezzo l'unica cosa che hanno saputo proporre è questa polemica sterile sui biglietti del Palio. Ripeto: secondo me il sindaco, ha perso nuovamente una occasione per decidere..........come di prassi".

Ultimo punto, il biglietto del parterre a 2 euro, che ha lasciato con l'amaro in bocca molti paliofili. "E' un esperimento - afferma Pasta - se le cose non funzioneranno, il prossimo anno si potrà fare tranquillamente marcia indietro".