giovedì 26 settembre 2013

Interrogazione parlamentare sul Palio di Asti (ma sono tanti gli errori)

Il deputato astigiano del M5S Paolo Romano, ha deposto nei giorni scorsi alla Camera dei Deputati un'interrogazione parlamentare riferita agli incidenti del Palio in grado di appurare eventuali responsabilità sull'accaduto. Tutto bene, tranne per qualche spiacevole errore. Nell'interpellanza si parla di 50mila persone nel parterre ( troppa grazia, si direbbe, il limite imposto dalla Questura all'interno della piazza è di 5mila persone), si parla di contrade (parla come un senese, ma Romano non è di certo di origini toscane, qua sono rioni, borghi o comuni).
Si parla di ampie dimostrazioni dell'uso di doping ai cavalli nel corso del Palio, ma forse non si sa che il regolamento antidoping del Palio di Asti è uno dei più stringenti in materia a livello nazionale. Anche il canapo (di cui si parla di inadeguatezza), tra l'altro regolata dall'ordinanza Martini, come ampiamente dimostrato dai fatti successivi  non ha influito minimamente sui risvolti del tragico incidente.  Il M5S astigiano, che tra l'altro si era dimostrato molto sensibile alle tematiche del Palio anche in occasione di un incontro sull'argomento durante la campagna elettorale per le amministrative, può dare sicuramente il suo contributo per il miglioramento e la maggiore sicurezza della Festa, però che almeno a livello nazionale la terminologia e l'uso di termini corretti nei confronti del nostro Palio possa venire fuori.

Ecco il testo dell'interrogazione, a firma Romano, Bechis, Della Valle, Chimienti, Dadone e Busto.

"Durante il tradizionale Palio di Asti in programma domenica 15 settembre 2013 il cavallo del rione di Santa Maria Nuova è rimasto ucciso durante la partenza inciampando sul canapo, la corda di delimitazione dell'area di avvio della corsa, e spezzandosi il collo, come è stato accertato, durante la sua rovinosa caduta. 

L'incidente è avvenuto nella prima delle tre batterie previste, alle quali prendono parte sette cavalli ognuno in rappresentanza delle ventuno contrade sfidanti, davanti ad almeno 5 mila persone sugli spalti e ad oltre 50 mila persone assiepate nella piazza centrale da dove si era da poco conclusa la sfilata storica dei 1.500 figuranti. 

Dopo l'incidente il consiglio del Palio, riunitosi nella sede del municipio di Asti, ha deciso di rinviare il Palio al giorno successivo anche per ragioni meteorologiche; questi spettacoli, che mantengono viva un'antica tradizione risalente addirittura al medioevo e alla nascita dei primi comuni liberi d'Italia, vanno regolati con norme più stringenti in materia di sicurezza, tutela e benessere degli animali che rappresentano la componente più fragile e indifesa di queste rappresentazioni di rievocazione storica. I numerosi incidenti di questi ultimi anni — come quelli che hanno riguardato «Django De Vere» il cavallo deceduto durante l’Endurance LifeStyle Sardegna disputata ad Arborea, in provincia di Oristano, il 31 agosto 2013 oppure «Scheggia nel vento», la cavalla deceduta durante le prove della Quintana di Foligno il 17 agosto 2013 — hanno dimostrato i limiti delle attuali disposizioni volte a garantire la sicurezza, la tutela e il benessere degli animali in questo tipo di manifestazioni. Infatti, qualsiasi tipo di iniziativa a tutela degli animali si scontra contro l'eccessivo antagonismo delle contrade e l'enorme giro di affari che ruota intorno a questo tipo di esibizioni, che spingono molti partecipanti, come è stato ampiamente dimostrato, a dopare e a trattare farmacologicamente i loro cavalli per aumentarne le prestazioni fisiche; 

il Ministro della salute ha di recente prorogato, con modificazioni, l'ordinanza «contingibile ed urgente del 21 luglio 2009 concernente la disciplina di manifestazioni popolari pubbliche o private nelle quali vengono impiegati equidi, al di fuori degli impianti e dei percorsi ufficialmente autorizzati», con norme più severe per la tutela degli animali durante i palii tradizionali, prevedendo stringenti requisiti tecnici e condizioni essenziali per la tutela dell'incolumità pubblica e del benessere degli animali tra cui, all'articolo 3, il divieto di somministrazione di sostanze ad azione dopante;
occorre verificare se la suddetta ordinanza sia stata rispettata durante il tragico evento di Asti. In particolare, se sia stata rispettata la disposizione contenuta alla lettera a)dell'allegato A, laddove si stabilisce che «Il tracciato su cui si svolge la manifestazione deve garantire la sicurezza e l'incolumità dei fantini, dei cavalieri e degli equidi nonché delle persone che assistono alla manifestazione ed è adeguatamente delimitato al fine di evitare la fuga degli animali», in quanto è abbastanza evidente la totale inadeguatezza dell'utilizzo del canapo, che ha causato la rovinosa caduta del cavallo, nel procedere all'avvio della gara; 

la Lega Anti Vivisezione ha già annunciato che presenterà una denuncia per la morte del cavallo, affinché siano accertate le responsabilità oggettive e soggettive di questa ennesima assurda morte – quali iniziative di competenza i Ministri interrogati intendano intraprendere per impedire il ripetersi di episodi tragici di questo tipo e per migliorare la tutela della salute e del benessere degli animali costretti in questo tipo di manifestazioni".