venerdì 27 settembre 2013

Legnano: la contrada della Flora si oppone alle sanzioni del Palio 2012


Non si placano, anche a Legano le polemiche dopo il Palio di maggio, quando la contrada della Flora è stata pesantemente sanzionata dopo i fatti della prima batteria dove l'hanno vista scontrarsi con la rivale contrada di San Martino.

La Contrada La Flora condanna senza mezzi termini, l’uso della violenza in qualunque forma e per qualunque motivo essa abbia a manifestarsi. Rivendica con fermezza il corretto comportamento sia dei propri rappresentanti. Sottolinea con legittimo orgoglio il lungo e fruttuoso lavoro sul territorio svolto negli anni dalle Reggenze via via succedutesi, nonché dai Dirigenti e dai Responsabili di Contrada, sfociato in numerose manifestazioni culturali e di aggregazione che hanno consentito lo sviluppo dei rapporti interpersonali, concorrendo così alla crescita sociale della Città di Legnano.
Con riferimento al provvedimento di rigetto del ricorso presentato avverso le sanzioni irrogatele, stigmatizza con fermezza la completa assenza di motivazione del provvedimento stesso, pur in presenza di un’articolata istanza nella quale si sottolineava come tali decisioni fossero state assunte in presenza di macroscopiche violazioni sostanziali e procedurali al Regolamento Generale del Palio. Tale istanza ha, però, ottenuto come unica risposta la sola frase: “Il Collegio dei Magistrati ritiene tali tesi infondate”, senza che detto Collegio ritenesse di dover chiarire le ragioni di tale decisione, pur in presenza di un regolamento che gli imponeva, invece, l’adeguata motivazione di ogni suo provvedimento.
La Contrada La Flora ritiene, infatti, che il Regolamento Generale del Palio di Legnano costituisca il riferimento primo cui tutti, Contrade, Rappresentanti di Contrada e Collegio dei Magistrati devono necessariamente fare riferimento per la tutela ed il rispetto di coloro i quali partecipano con passione e sacrificio all’organizzazione ed alla celebrazione del Palio di Legnano. Il Collegio, invece, nell’adottare i provvedimenti impugnati, ha applicato sanzioni e seguito un iter procedurale non previsti dal succitato Regolamento, irrogando, tra l’altro, una multa immotivatamente sproporzionata, superiore di ben trenta volte a quella irrogata, per identico fatto, alla Contrada di San Martino. Ritenendo, perciò, di non essere stata in alcun modo tutelata dall’Organo espressamente predisposto, anche all’interno del Collegio dei Magistrati, alla salvaguardia dei legittimi interessi di cui tutte le Contrade sono portatrici, dichiara sin d’ora che non appoggerà in alcun modo la candidatura del sig. Romano Colombo alle elezioni per la nomina del nuovo Gran Maestro.

La Contrada La Flora intende, ancora, stigmatizzare il fatto di avere dovuto apprendere dagli organi di stampa la decisione assunta dal Collegio dei Magistrati una settimana prima che questa le venisse formalmente comunicata dal Collegio stesso, segno questo che, anche per i più alti Organi del Palio, la comunicazione mediatica viene prima del rispetto sia verso il proprio ruolo istituzionale che verso le Contrade ed i loro componenti.
La Contrada La Flora, pertanto, si riserva di adottare ogni più opportuna iniziativa che, nel rispetto del Regolamento Generale del Palio, riterrà idonea e utile per tutelare la propria dignità ed i propri diritti.